Reggiana, l’ultima speranza è un socio del Livorno calcio

28 giugno 2018 | 06:27
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Reggiana, l’ultima speranza è un socio del Livorno calcio

Piazza ha incontrato ieri Marco Antonio Romano, ingegnere, 54 anni, in uscita dalla società toscana e sponsor della Lazio con la sua azienda. Il presidente granata: un milione per avere la maggioranza e l’iscrizione la pago io

REGGIO EMILIA – L’ultima speranza a cui aggrapparsi, per i tifosi granata, ha il volto di Marco Arturo Romano, socio al 10% del Livorno calcio (sta trattando in questi giorni la sua uscita dalla società toscana, ndr). E’ lui l’imprenditore laziale che ieri, dopo un incontro con il sindaco Luca Vecchi a Bologna, ha avuto un faccia a faccia con Mike Piazza.

Il confronto è stato organizzato dall’ex dirigente granata Tito Corsi e da Sisto Fontanili ed è avvenutto nello studio del commercialista Corrado Baldini. Piazza avrebbe proposto all’imprenditore laziale di metterci un milione di euro per avere la maggioranza della Reggiana. A quel punto sarebbe il presidente granata a versare i 400mila euro necessari per l’iscrizione della società granata in serie C.

L’incontro è finito con la promessa fra le parti di sentirsi di nuovo. Romano non è alla sua prima avventura nel calcio. Ingegnere di Frosinone, 54 anni, titolare della Tecnologia & Sicurezza Spa, azienda specializzata nel settore della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, importante network della sicurezza con più di 100 sedi operanti in tutto il territorio sazionale, è partner ufficiale della Lazio, con un contratto di sponsorizzazione per la società di Lotito. E in passato ha sponsorizzato il Frosinone.

RimPiazziamoli
Intanto i tifosi non stanno con le mani in mano. Si registra l’iniziatiava “RimPiazziamoli”, da parte di Francesco Fantuzzi, di Reggio città aperta, a sostegno della Reggiana, prevista stasera alle 19 in piazza Prampolini. Scrive Fantuzzi: “Siamo oltre 400 e la prima cordata può solo essere quella dei tifosi, gli unici a dover essere tristi per questa vicenda. La richiesta è che, dal 30 giugno, il sindaco si faccia promotore di un percorso di creazione di un azionariato popolare che preveda un conto corrente dedicato pro tempore a quella finalità e l’ingresso di almeno un rappresentante nel futuro consiglio di amministrazione”.