Povertà in aumento a Reggio, sono soprattutto anziani e donne

26 giugno 2018 | 12:34
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Povertà in aumento a Reggio, sono soprattutto anziani e donne

La Caritas: si sono rivolte a noi 1.007 persone, in crescita del 3,8% sul 2016, il 40% delle quali e’ inoltre “nuova” rispetto all’anno precedente

REGGIO EMILIA – Se in atto, la ripresa economica non ha cambiato nel 2017 le prospettive per i poveri reggiani. Lo fotografa la Caritas diocesana nel rapporto sull’attivita’ svolta l’anno scorso, che evidenzia per la prima volta dal 2012 un aumento del numero di persone ascoltate. Si tratta in particolare di 1.007 persone, in crescita del 3,8% sul 2016, il 40% delle quali e’ inoltre “nuova” rispetto all’anno precedente.

Se il rapporto tra italiani e stranieri – i primi stabili e i secondi in lieve aumento si mantiene sostanzialmente in equilibrio – a crescere sono le donne in stato di bisogno. La presenza femminile agli sportelli Caritas, pari al 28,3% e’ infatti salita di sei punti percentuali dalla rilevazione di due anni fa. La fascia di eta’ piu’ in sofferenza e’ quella che va dai 35 ai 64 anni. “Per le persone anziane che sono scivolate nella poverta’ – spiega il direttore della Caritas Isacco Rinaldi – oltre alle difficolta’ economiche il Problema piu’ grosso e’ quello della solitudine. Poverta’ e solitudine si influenzano a vicenda, e’ un impasse da cui uscire”. Per i giovani, invece, “si intravede qualche speranza, ma anche per loro e’ necessaria una presa di coscienza collettiva”, dice il direttore. Altro nodo critico e’ l’aumento dei senza fissa dimora (passati da 310 a 355), che per il 44% sono uomini.

Non mancano poi le difficolta’ piu’ strettamente legate al lavoro: tre persone su quattro tra quelle ascoltate sono disoccupate mentre oltre 50 dichiarano di lavorare in nero. Infine nelle strutture residenziali a sua disposizione la Caritas ha ospitato circa 300 persone, un quarto delle quali non italiane. La situazione nel complesso, conclude quindi Rinaldi, “chiede alla nostra Chiesa e al nostro territorio uno scatto di dignita’ che e’ possibile fare, anche perche’ le risorse ci sono e non sono un problema”.

“I Rom, sono figli di Dio come gli altri”
I rom? “Sono uomini, figli di Dio come gli altri e penso che bisogna accoglierli al di la’ dell’etnia e del permesso di soggiorno, ma proprio in quanto uomini”. Parola di Isacco Rinaldi, direttore della Caritas di Reggio Emilia, a commento delle dichiarazioni sul censimento dei campi del ministro Matteo Salvini. “Un problema di integrazione c’e’ – prosegue Rinaldi – ma abbiamo visto che sono possibili dei progetti se c’e’ disponibilita’ da ambo le parti ad un dialogo franco e sereno. L’importante e’ riconoscere le persone in quanto tali e partire da quello che possono mettere in campo per un percorso condiviso”.

Nella stessa Caritas reggiana, sottolinea infine il direttore, “ci sono alcuni casi di cittadini rom con cui stiamo provando ad avviare un cammino insieme. In alcuni casi rispondono, in altri si fa piu’ fatica, come avviene per tutte le altre persone, italiane o straniere che siano”.