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L’appello: “Mike, da uomo di sport iscrivi la Reggiana”

27 giugno 2018 | 13:49
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L’appello: “Mike, da uomo di sport iscrivi la Reggiana”

La presidente di Confcommercio, Donatella Prampolini: “I Piazza si sono fatti terra bruciata intorno. Uscire così, dopo tutto l’amore che i tifosi e la città hanno dato loro, è da meschini”

REGGIO EMILIAI coniugi Piazza hanno dato tanto alla Reggiana in termini economici, come mai nessuno prima. Questo è fuori discussione. Li ho anche difesi all’inizio, quando i giornali mettevano qualche pulce nell’orecchio. Ho creduto alla buona fede ed ho contribuito nel mio piccolo a veicolare il messaggio di un grande rilancio granata. Poi sono iniziate le “stranezze”, le uscite infelici della signora, l’arroganza di chi voleva dimostrare che “lo stile americano” era quello giusto. Li si è rotto qualcosa. Io personalmente ho fatto una scelta di campo dolorosa, essendo tifosa della Reggiana: smettere di seguire la squadra. Non era più tollerabile vedere due dilettanti distruggere piano piano tutto quello che era stato costruito (paradossalmente proprio grazie a loro).

Penso al settore giovanile, che era invidiato da tutti, così come al ruolo sociale della Reggiana. Sono iniziati i licenziamenti illegittimi, le offese contro i soci reggiani e contro le Istituzioni. Sapevo in quel momento, che sarebbe stata questione di tempo. Sarebbero arrivati i contenziosi, i processi, la credibilità in Lega ai minimi storici. E che la si smetta di dire che imprese ed istituzioni si sono girate dall’altra parte perché è profondamente falso. I Piazza si sono fatti terra bruciata intorno. Hanno rifiutato l’aiuto proposto da chi come me è tifoso e non ha secondi fini. Hanno cacciato i soci reggiani, hanno incrinato i rapporti con tutti. Poi è iniziata la exit strategy.

Prima contro il Sassuolo (che sia chiaro non difendo e che a mio parere deve cambiare comunque atteggiamento) reo di pretendere di essere pagato per un sevizio. Può anche darsi che la cifra sia esosa, ma non giustifica certamente le “piazzate “ che hanno fatto vista l’incidenza sul disavanzo di gestione. Poi contro Imprenditori e istituzioni, accusati di non aver fatto nulla. In realtà, non sono stati messi nelle condizioni di aiutare, ma nonostante tutto vi garantisco che da settimane stanno cercando una soluzione. Che però non può arrivare a queste condizioni.

Ed è qui viene la parte più grave. Io posso anche capire che una famiglia si stanchi di investire soldi in un’impresa del genere, ma il modo con cui stanno chiudendo questa pagina è ingiustificabile. È materialmente impossibile nei 10 giorni che hanno lasciato alla città, trovare imprenditori che si accollino il passivo, senza una due Diligence e che ottengano le fideiussioni necessarie. Così come è impossibile pensare ad un azionariato popolare, che a mio parere sarebbe la scelta migliore: la Reggiana ai reggiani. Uscire così, dopo tutto l’amore che i tifosi e la città hanno dato loro, è da meschini. Io spero che da uomo di sport, Mike recuperi un minimo di lucidità e faccia ciò che deve. Iscriva la squadra e poi entro settembre si trovi il modo di fare il passaggio di proprietà. Se così non fosse, l’immagine che postai un anno e mezzo fa, triste Cassandra di questo epilogo, sarebbe più che mai azzeccata”.