Veglia antimofobia, striscione di Forza Nuova: “Contro natura”

18 maggio 2018 | 17:16
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Veglia antimofobia, striscione di Forza Nuova: “Contro natura”

Arcigay: “Fate pena lotteremo ancora di più la legge regionale”. Anche l’Arci e il Pd si schierano con Nicolini

REGGIO EMILIA – Clima sempre piu’ teso, a Reggio Emilia, per la veglia di preghiera contro le vittime dell’omofobia che si svolgera’ domenica a Regina Pacis. A gettare benzina sul fuoco si aggiunge lo striscione affisso questa notte da esponenti di Forza Nuova sui cancelli della chiesa, con la scritta: “Lgbt contro natura. Stop omofollia”.

Commentando l’episodio il presidente del circolo Arcigay Gioconda di Reggio Emilia, Alberto Nicolini, dice: “Quando i fascisti escono dal buio – per modo di dire, visto che come al solito appendono i loro messaggi di notte come i ladri – vuol dire che si sentono legittimati da qualcuno. E questo qualcuno sappiamo tutti chi e’: sono coloro che sbraitano contro una legittima veglia”. Il riferimento e’ al gruppo di cattolici integralisti che hanno annunciato una “riparazione” sotto le finestre della diocesi, dopo che il vescovo reggiano Massimo Camisasca ha confermato la sua presenza alla veglia.

“Rispetto a questo gesto noi di Arcigay abbiamo solo due cose da dire – prosegue Nicolini -: la prima e’ che ci auguriamo che alla veglia domenica sera vengano letti i dati sui crimini a sfondo omotransfobico, raccolti da Amnesty international. Questi stessi dati sono in mano agli organizzatori della veglia, che ce li ha chiesti nelle settimane scorse”. La “seconda e’ questa: fate pena. Ci avete appena convinto a combattere ancora piu’ convintamente per la legge regionale contro l’omotransnegativita’”.

All’Arcigay e al sacerdote che ha promosso la veglia arriva intanto la solidarieta’ dell’Arci. “I diritti non sono un optional ma vengono garantiti dalla carta costituzionale. Forza Nuova al contrario diffonde il virus della violenza, della discriminazione, dell’odio verso chi bolla come diverso”. Dunque “l’Arci di Reggio Emilia condanna questo gesto e ripete quanto gia’ chiesto tramite l’appello ‘Mai piu’ fascismi’ che ha raccolto migliaia di firme per mettere le organizzazioni neofasciste o neonaziste nella condizione di non nuocere sciogliendole per legge”.

Sulla stessa linea il Partito democratico provinciale: “Neofascisti e neonazisti dimostrano di essere fuori dal tempo, relegati dalla storia ai margini della civilta’, condannati a non comprendere le dinamiche di democrazia e pace e il rispetto dei diritti individuali delle persone, cosi’ come recita la nostra Costituzione”.