Economia |
Economia
/

Prestiti Inpdap dipendenti pubblici: come richiederli

9 maggio 2018 | 06:50
Share0
Prestiti Inpdap dipendenti pubblici: come richiederli

REGGIO EMILIA – Tutti coloro che sono dipendenti o lavoratori nel settore pubblico hanno in diritto di accedere ai prestiti Inpdap. Una forma di finanziamento a tasso agevolato che sono alcune particolari categorie di persone possono richiedere.
Nella vita può sempre capitare di avere bisogno di liquidità per far fronte a una spesa improvvisa o per il matrimonio dei propri figli ad esempio. Ecco quindi che per i dipendenti pubblici è possibile accedere a una forma di prestito agevolato in grado di togliere le proverbiali “castagne dal fuoco” senza dover passare attraverso complesse trafile burocratiche. Quindi il primo prerequisito per richiedere un prestito Inpdap è stato già chiarito: per richiederlo è necessario essere o essere stati dipendenti pubblici e statali, anche in pensione.

Come funziona questa tipologia di prestito?
I prestiti Inpdap sono relativamente facili da ottenere per i dipendenti pubblici a causa del fatto che sono concessi con la formula della cessione del quinto. Si tratta di una formula molto conveniente e particolare in quanto consente uno scarico di responsabilità e di preoccupazioni non indifferente. La cessione del quinto nel prestito Inpdap prevede che si impegni il 20% del proprio stipendio o pensione al fine di coprire le rate del prestito. Un aspetto interessante è il fatto che questo 20% viene trattenuto direttamente sulla busta paga o sul cedolino della pensione.

Ciò significa che il dipendente e il pensionato sono esonerati dall’obbligo di doversi recare in banca o in posta ogni mese per pagare bollettini o altre scocciature simili. Inoltre questo sistema permette anche di risparmiare sui costi complessivi del prestito visto che la burocrazia e le carte sono ridotte al minimo.

Come funziona il prestito ex Inpdap?
Da oggi si parla di prestiti ex Inpdap per una ragione molto semplice: l’Inpdap non esiste più come ente in quanto tale. Tutte le sue funzioni sono passate a partire dal 2012 all’INPS. Ciò significa che le richieste di questi prestiti oggi come oggi vanno fatte direttamente all’Ente Pensionistico italiano per eccellenza. Ad oggi per i dipendenti pubblici l’Inps prevede 4 particolari tipologie di prestito:

Facciamo ora una breve presentazione di ciascuna delle tipologie di prestito appena elencate:

Il piccolo prestito Inpdap per dipendenti pubblici
Questo prestito è per sua natura di breve durata e serve per soddisfare nei tempi più veloci possibili le esigenze del richiedente. Infatti consta in una formula veloce e snella a livello burocratico e permette di avere accesso a somme di denaro di non elevatissima entità. La velocità di questo prestito è dovuta anche al fatto che si tratta di un “prestito personale” di conseguenza il richiedente non ha l’obbligo di specificare come andrà a spendere il denaro ottenuto in prestito.

Ci sono solo 3 condizioni da soddisfare per ottenere il prestito:

1. La somma concessa difficilmente può superare l’ammontare di quello che si percepisce mensilmente a livello di stipendio o pensione se il finanziamento ha durata annuale.
2. Allo stesso modo si possono richiedere 2 mensilità solo nel caso in cui il prestito abbia durata biennale.
3. Infine, se si desidera richiedere 3 mensilità il prestito avrà una durata triennale e così via fino a un massimo di 4 anni di durata del finanziamento. Ciò significa che se si ha uno stipendio di 1500 euro, si possono richiedere anche 6000 euro a conti fatti.

Prestiti pluriennali
Il prestito pluriennale contempla la possibilità di ricevere in prestito somme più sostanziose anche perché le finalità del prestito in questo caso cambiano. Il prestito pluriennale può essere concesso in caso di perdita importante a livello economico. Ad esempio può andare a copertura di una qualche catastrofe o calamità naturale o furti e incendi.

Sarà sempre l’Inps a decidere l’ammontare massimo da concedere al richiedente in base alla valutazione effettiva dei danni ricevuti. Per questo motivo è necessario corredare la domanda di prestito con le motivazioni della richiesta e una specifica documentazione.

Prestito Garantito
Ci sono poi i prestiti pluriennali garantiti. In questo caso non è più l’Inps ad emettere direttamente il prestito ma questo è gestito da una banca o un istituto collegato e convenzionato con l’ente pensionistico italiano.
In questo caso l’Inps interviene solo per fare da garante alla restituzione del prestito, molto spesso viene richiesta come eventuale copertura la garanzia del TFR del dipendente e la cessione del quinto del suo stipendio.

Prestito pubblico per insegnanti
Infine altra particolare tipologia di prestito è quello riservato agli insegnanti, questa volta parliamo degli iscritti all’ex ENAM. Si può richiedere il prestito anche se si è insegnanti in pensione non è fondamentale che si sia in servizio.
Volendo gli insegnanti possono richiedere anche somme superiori alle 2 mensilità del proprio stipendio e con un tasso di interesse davvero basso e pari all’1,50%.