Parmigiano-Reggiano, Confcooperative contro Bertinelli

5 maggio 2018 | 10:55
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Parmigiano-Reggiano, Confcooperative contro Bertinelli

L’organizzazione di Largo Gerra contro il presidente in pectore di Coldiretti Parma ed Emilia-Romagna: “Deve fare un passo indietro e chiarire da che parte sta”

REGGIO EMILIA – “Bertinelli deve fare un passo indietro: il Consorzio del Parmigiano Reggiano è simbolo di aggregazione e unità dei produttori e non può essere usato come trampolino di lancio per incarichi di parte che rischiano di dividere il mondo agricolo e di generare conflitti in materia di rappresentanza dei prodotti tipici”.

Confcooperative, che nella sede di Largo Gerra ha incontrato ieri sera i caseifici aderenti, ha questa netta posizione sulla delicata situazione in cui si viene a trovare il presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Nicola Bertinelli, eletto un anno fa alla guida dell’Ente di tutela in nome di caseifici indipendenti e ora presidente in pectore della Coldiretti di Parma e dell’Emilia-Romagna.

“E’ molto più di una questione “personale” – sottolinea Confcooperative – il suo possibile alto incarico (acquisito dopo l’elezione da “indipendente” a presidente del Consorzio) in un’associazione di categoria che, peraltro, non rappresenta direttamente i consorziati, cioè i caseifici sociali (in stragrande maggioranza), gli aziendali e gli industriali”.

“A nessuno è impedito d’essere contemporaneamente presidente di un’associazione e del Consorzio, ma, come è accaduto anche in passato, questa condizione è sempre stata chiara ai soci del Consorzio al momento del voto, assicurando una possibilità di scelta trasparente e consapevole”.

“Nelle sue dichiarazioni – prosegue Confcooperative – Bertinelli prova a dipingere il passaggio come un’opportunità, per i produttori, di contare di più in tante sedi, dimenticando due fatti essenziali: il primo è che come dirigente di un’organizzazione come la Coldiretti non potrebbe più rappresentare unicamente il Parmigiano Reggiano, bensì tutte le Dop (comprese quelle in competizione) che ricadono sul territorio, esponendosi a patteggiamenti e compromessi che non si conciliano con l’unicità del Parmigiano Reggiano; il secondo fatto di cui Bertinelli non tiene conto è che questa scelta spacca quel mondo agricolo che in questi anni ha trovato nuovi e forti elementi di unità (rappresentati, ad esempio, da Agrinsieme, in cui confluiscono Cia, Confagricoltura, Agci, Confcooperative, Legacoop e Ugc-Cisl) ai quali l’unica organizzazione rimasta estranea è proprio la Coldiretti”.

Sullo sfondo resta anche la questione della centrale cooperativa (denominata Uecoop) che la Coldiretti sta cercando da anni di lanciare in palese competizione con le organizzazioni storiche della cooperazione. “E’ inaccettabile – dice al proposito Confcooperative – anche solo l’ipotesi che Bertinelli possa esercitare la doppia influenza di presidente del Consorzio e di Coldiretti per portare adesioni di imprese agricole a Coldiretti e di imprese cooperative a Uecoop”.

“Proprio per il rispetto che portiamo alla Coldiretti – osserva Confcooperative – ribadiamo che la trasparenza e la libera adesione sono principi democratici irrinunciabili, ed è inquietante anche solo il fatto che Bertinelli si presti a gettare ombre sul rispetto di questi valori, tradendo la buona fede dei consorziati”.

“Bertinelli – conclude Confcooperative – deve chiarire adesso da che parte sta, e deve farlo in nome di quell’indipendenza reale che, altrimenti, verrebbe usata strumentalmente per consentire ad una organizzazione di mettere le mani su un organismo che appartiene ai caseifici consorziati indipendentemente dalla loro natura giuridica e dalla loro adesione all’una o all’altra organizzazione”.