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Di Maio-Salvini alla stretta finale: premier “nei prossimi giorni”

17 maggio 2018 | 17:35
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Di Maio-Salvini alla stretta finale: premier “nei prossimi giorni”

“Sono stati sciolti tutti i nodi’ sul contratto e ‘nei prossimi giorni scioglieremo quello sul premier”, ha detto il leader pentastellato. E aggiunge: “Penso che in serata chiudiamo il contratto”. Salvini: “Lunedì si chiude o parola a Mattarella”

REGGIO EMILIA – Nuovo incontro in mattinata tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini alla Camera. Con loro c’erano anche Giancarlo Giorgetti e Vincenzo Spadafora. “Penso che in serata chiudiamo il contratto. Sul premier stiamo ancora ragionando, non è chiusa ancora”, ha spiegato il leader del M5s, il quale ha in seguito specificato che “domani il contratto sarà messo al voto online degli iscritti”. “Sono stati sciolti tutti i nodi” sul contratto e “nei prossimi giorni scioglieremo quello sul premier”, ha spiegato Di Maio, confermando, anche, che nel contratto ci sarà il conflitto di interessi.

“Lunedì o si chiude oppure abbiamo fatto un enorme lavoro, in pochissimo tempo, del quale qualcuno ci sarà grato, ce l’abbiamo messa tutta – ha detto il segretario della Lega, Matteo Salvini, a margine di un appuntamento elettorale ad Aosta -. E la parola tornerà al presidente Mattarella. Altro tempo non ne vogliamo portare via. Sono ottimista per natura ma bisogna essere anche realisti. Ci sono scelte che dipendono da noi e altre scelte che dipendono da altri”. “L’identikit del futuro premier? Una persona seria”, ha spiegato Salvini. “Se ci sarà, il premier firmerà il contratto, assolutamente, sarà il garante dell’attuazione del programma, non diamo pacchetti chiusi a nessuno. Chiunque sia, sarà protagonista o magari è già protagonista, della stesura di questo programma”.

“Non commentiamo sulle politiche dei partiti o processi di formazione dei governi, ma quello che enfatizziamo in ogni caso è che è importante attenersi alla disciplina di bilancio, e specialmente per l’Italia continuare a ridurre il deficit e il debito perché fattori di rischio”, ha detto il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis al Parlamento Ue. “Stiamo discutendo con le autorità italiane la traiettoria dei conti e in realtà questo è un messaggio anche per il nuovo Governo: è importante restare nei binari”, ha concluso.

Seduta lievemente positiva per la Borsa di Milano: l’indice Ftse Mib ha chiuso in aumento dello 0,29% a 23.801 punti. E anche i mercati azionari del Vecchio continente in leggero rialzo: Londra ha segnato un rialzo finale dello 0,7%, con Francoforte e Parigi che hanno chiuso in aumento dello 0,9%. La Bce “naturalmente sta monitorando” la situazione in Italia, ha detto il vice presidente uscente dell’Eurotower, Vitor Constancio, in un’intervista a Bloomberg Tv, sottolineando che “i rendimenti e lo spread sono stati contenuti fino a poco tempo fa ed ora c’è questo picco, bisogna vedere quale sarà l’evoluzione”. Constancio ha quindi spiegato “che tutto dipenderà, come sempre, dalle politiche che verranno attuate in Italia e negli altri Paesi Ue”.

Lo spread tra il Btp e il Bund chiude in calo sotto i 150 punti base. Il differenziale di rendimento scende a 147 punti base dai 151 di ieri. Nel corso della seduta lo spread ha sfiorato i 160 punti. Il rendimento del titolo decennale del Tesoro si attesta al 2,10%.