L’Ausl: “Su pulizie Santa Maria avete sbagliato bersaglio”

2 maggio 2018 | 17:01
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L’Ausl: “Su pulizie Santa Maria avete sbagliato bersaglio”

L’azienda ai sindacati: “Per turni e tempi dovete rivolgervi a Coopservice”

REGGIO EMILIA – Le lavoratrici che si occupano delle pulizie all’ospedale Santa Maria Nuova, protagoniste lunedi’ scorso di un presidio di protesta organizzato dai sindacati contro l’aumento dei carichi di lavoro mantenendo inalterate le ore a disposizione, hanno in sostanza sbagliato bersaglio. Lo sostiene in una nota l’azienda Usl reggiana che, rispedendo al mittente le critiche, attribuisce la responsabilita’ dei disagi delle lavoratrici all’azienda di cui sono dipendenti, cioe’ Coopservice.

“L’azienda Usl- viene puntualizzato- non e’ il datore di lavoro del personale di Coopservice, ma il committente di un servizio affidato in seguito allo svolgimento di una gara del 2016, obbligatoria nella pubblica amministrazione e attuata nel rispetto delle norme e dei vincoli di legge”. Gara che, tra l’altro, “non e’ stata aggiudicata con il criterio del massimo ribasso, ma con quello dell’offerta economicamente piu’ vantaggiosa, ossia applicando un criterio per la sua aggiudicazione dove la qualita’ del sevizio (60%) conta piu’ del prezzo (40%)”.

L’Ausl specifica poi che il contratto di appalto, per sua natura, “prevede che la ditta appaltatrice sia responsabile ed abbia piena autonomia gestionale nell’organizzare le attivita’ di lavoro e il proprio personale”, mentre “la committente ha l’onere di verificare la corretta esecuzione del servizio e delle prestazioni erogate ed il rispetto del capitolato, assicurando cosi’ adeguati livelli di decoro degli ambienti ed il corretto impiego delle risorse pubbliche”. Su questo punto “ci teniamo ad assicurare che e’ nostro preciso e rilevante interesse come azienda monitorare e vigilare su una appropriata e adeguata pulizia e igiene dei locali per garantire comfort e sicurezza a pazienti, visitatori e operatori. Non e’ invece compito dell’azienda Usl entrare nel merito di queste dinamiche di gestione”.

Insomma, dice l’azienda sanitaria, “chi vince la gara con la miglior offerta qualita’-prezzo deve garantire gli obiettivi concordati al committente. Con quanto o quale personale, quali ausili e tecnologia, quale organizzazione, turnistica del personale e carichi di lavori e’ suo onere e prerogativa. E come datore di lavoro ne risponde ai propri dipendenti e alle organizzazioni sindacali che li rappresentano”, e’ la chiosa.