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Fame e povertà nel mondo: cosa possiamo fare? 

2 maggio 2018 | 13:46
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Fame e povertà nel mondo: cosa possiamo fare? 

REGGIO EMILIA – Non c’è bisogno della Convenzione dei diritti dell’infanzia per poterlo affermare: tutti noi sentiamo, dentro di noi, che la salute, il diritto alla protezione e allo studio dei bambini sono diritti sacri ed inviolabili. Eppure la realtà è che ad oggi, in molti Paesi del mondo (soprattutto in America del Sud, alcune zone dell’Africa e dell’Asia) l’infanzia non è per nulla tutelata. I bambini rischiano la vita, e molti di loro non arrivano neppure all’adolescenza, perché la mortalità infantile è estremamente alta, numeri impensabili per un occidentale.

A fare luce su una situazione davvero disastrosa è il dossier di ActionAid sui Bambini nel Sud del Mondo. Si tratta di una documentazione che spiega in che condizione vivano, ad oggi, milioni di bambini: quali siano i rischi a cui vanno incontro, quali sono i diritti che sono solennemente enunciati nella Convenzione dei diritti dell’infanzia ma che vengono a loro sistematicamente negati.

Ad esempio, il diritto ad avere una nutrizione completa e sufficiente alla crescita. Mentre in Occidente abbiamo il problema opposto, vale a dire casi di obesità infantile e sovrappeso, nel sud del mondo moltissimi bambini non sono sicuri di poter mangiare tutti i giorni. La malnutrizione e in alcuni casi la totale denutrizione li indebolisce e ne uccide moltissimi.  Il fatto di non ricevere adeguate cure mediche li espone a terribili malattie che possono essere mortali.

Infine, i bambini nel Sud del Mondo sono spesso e volentieri spettatori della violenza degli adulti, come della guerra o della guerriglia. Non hanno sempre il diritto all’istruzione. Molti di loro non imparano a leggere e a scrivere e una volta diventati adulti, non avranno la possibilità di cambiare le cose, perché analfabeti.

Il circolo vizioso che intrappola i bambini del sud del mondo deve essere spezzato, o questi piccoli non usciranno mai dalla situazione di crisi e precarietà che caratterizza i loro Paesi, e in definitiva neppure i loro Paesi potranno cambiare. Ma grazie all’adozione a distanza, è possibile sostenere un bambino senza doversi muovere di casa.

ActionAid organizza le adozioni a distanza in modo che, con un piccolo contributo, un bambino o più bambini possano ricevere cibo, cure mediche al bisogno, istruzione e sicurezza direttamente nel luogo dove si trovano, nella loro famiglia. In questo modo possono continuare a vivere nell’ambiente dove sono nati, ma vedranno rispettati i loro diritti di bambini di studiare, alimentarsi correttamente, vedere tutelata la loro salute.