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Diritti tv calcio, confermata la sospensiva: bando da rifare

9 maggio 2018 | 17:33
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Diritti tv calcio, confermata la sospensiva: bando da rifare

Accolta l’istanza di Sky che commenta: “Fatta chiarezza, pronti garantire futuro calcio”. Il giudice: “Mediapro ha violato le norme antitrust. Non fa l’intermediario, abuso di posizione dominante’

REGGIO EMILIA – Il tribunale di Milano ha confermato la sospensione del bando per i diritti tv della Serie A di Mediapro, accogliendo le istanze di Sky. Secondo quanto si apprende, il giudice Claudio Marangoni ha stabilito che il bando va annullato perché non era correttamente formulato e in particolare ha riscontrato violazioni dei principi antitrust.

Il giudice Marangoni, nel provvedimento con cui ha confermato la sospensiva decisa in via cautelare lo scorso 16 aprile, ha inibito Mediapro a proseguire la gara con il bando già formulato. In questo modo ha di fatto annullato la procedura con cui la società spagnola ha messo in vendita i diritti del campionato in veste di intermediario indipendente.

Secondo il giudice, Mediapro, si evince dal provvedimento, è monopolista sul mercato dei diritti tv del calcio e avrebbe dovuto rispettare le norme Antitrust. In particole, ha osservato il presidente della Sezione Impresa del Tribunale di Milano, i pacchetti preconfezionati della durata, ritenuta ampia, di 270 minuti (con telecronaca, interviste e pubblicità in capo alla società spagnola), limiterebbero la libertà degli operatori a valle che dovrebbero pagare per gestire autonomamente quegli spazi, acquistando pacchetti accessori.

Più nello specifico, il Tribunale di Milano rileva che offrendo pacchetti con “contenuti informativi e pubblicitari” Mediapro si assume “una forma di responsabilità editoriale” che “pare collocarla al di fuori dell’ambito di attività propria dell’intermediario indipendente”. Per il giudice i pacchetti evidenziano “obbiettive problematicità” e ci sono “fondate perplessità” sull’effettivo ruolo” della società.

Inoltre, Mediapro ha posto in essere un “abuso di posizione dominante” con “la formulazione delle offerte” contenute nel bando per i diritti tv della Serie A e “i tempi ancora disponibili sembrano consentire la ripresa di una procedura di gara avente diversi contenuti nelle sue proposte di pacchetti”.

In conclusione, Mediapro dovrà tenere conto di queste osservazioni qualora dovesse decidere di procedere con un nuovo bando. La società spagnola ha 15 giorni per presentare reclamo.