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Siria, Trump avverte Mosca: “I missili arriveranno”

11 aprile 2018 | 14:36
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Siria, Trump avverte Mosca: “I missili arriveranno”

La Russia: “Se attaccate vi risponderemo”. Allerta su rotte aeree Mediterraneo orientale

REGGIO EMILIA – Non si allenta la tensione fra Russia e Stati Uniti sulla Siria, dopo l’attacco con il gas a Duma e le minacce velate o palesi tra le due superpotenze. Trump in un tweet avverte: “La Russia minaccia di abbattere tutti i missili sparati verso la Siria. Tieniti pronta Russia, perché stanno per arrivare, belli, nuovi e ‘intelligenti’! Non dovreste essere alleati di un animale assassino che uccide la sua gente con il gas e si diverte!”. “Le nostre relazioni con la Russia sono peggiori di quanto non lo siano mai state, compresa la Guerra Fredda. Non c’è ragione per questo”, aggiunge il presidente degli Stati Uniti.

“I missili ‘intelligenti’ dovrebbero volare verso i terroristi, non verso il governo legittimo” della Siria. E’ la prima risposta di Mosca al tweet di Donald Trump per bocca della portavoce del ministero degli Esteri russo. La Russia sostiene che i missili che il presidente americano Donald Trump ha promesso di lanciare in Siria distruggeranno le prove dei sospetti attacchi chimici. E’ la denuncia del ministero degli Esteri di Mosca.

L’ambasciatore di Mosca in Libano, Alexander Zasypkin, ha sottolineato quindi che “le forze russe affronteranno qualsiasi aggressione degli Stati Uniti contro la Siria” e l’esercito russo si riserva il diritto di “abbattere i missili” e “distruggere le fonti di lancio” in caso di aggressione degli Stati Uniti contro la Siria.

E dirigenti dell’amministrazione Trump stanno discutendo con dirigenti di Francia e Gran Bretagna per una possibile risposta militare comune in Siria dopo il presunto attacco chimico a Duma, attribuito dall’Occidente al regime di Damasco. Lo riferisce l’Ap citando dirigenti americani, secondo cui gli alleati stanno valutando di lanciare un attacco militare entro fine settimana.

Il governo siriano definisce “spericolate” e “avventate” le minacce americane di un attacco militare in seguito al presunto attacco chimico di sabato scorso a est di Damasco. In un comunicato del ministero degli Esteri diffuso dall’agenzia ufficiale Sana si afferma che “il pretesto delle armi chimiche è evidentemente una scusa debole e non sostenuta da prove”. E che le “minacce americane mettono in pericolo la pace e la sicurezza internazionali”.

Il Consiglio di sicurezza Onu ha bocciato intanto anche la terza bozza di risoluzione sulla Siria presentata dalla Russia, che chiedeva l’invio di investigatori Opac a Duma per indagare il presunto attacco chimico. Da parte sua, Mosca ha posto il veto alla bozza Usa per istituire un nuovo meccanismo d’inchiesta indipendente. Trump muove intanto le navi militari. E Macron afferma che la Francia deciderà la risposta insieme a Usa e Gb.

Allerta sulle rotte aeree del Mediterraneo orientale
L’Agenzia europea per la sicurezza aerea (Easa) ha diramato un’allerta sulle rotte aeree del Mediterraneo orientale. Secondo quanto riportano i media internazionali. L’allarme è stato emesso “a causa del possibile lancio di raid aerei con missili aria-terra e/o cruise entro le prossime 72 ore”. E va tenuta anche presente “la possibilità di un’interruzione intermittente delle apparecchiature di radionavigazione”, afferma l’Easa.

La provocazione russa
La marina militare russa non sembra aver intenzione di arretrare. Effettuerà esercitazioni belliche nei pressi delle acque territoriali siriane oggi e domani (11 e 12 aprile), dal 17 al 19 aprile e dal 25 al 26 aprile. Lo riporta Interfax che cita il Notam, strumento di notifica delle condizioni dello spazio aereo internazionale. La zona interessata alle esercitazioni sarà chiusa. Secondo Interfax, sono 15 i vascelli russi coinvolti, tra cui le fregate Grigorovich ed Essen, dotate di missili da crociera Kalibr, e sottomarini.