Nerina e Alfonso, uniti nella Resistenza e nella morte

7 aprile 2018 | 15:21
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Nerina e Alfonso, uniti nella Resistenza e nella morte

Lei staffetta e lui partigiano, marito e moglie per 70 anni, sono deceduti a poche ore di distanza l’uno dall’altro

REGGIOLO (Reggio Emilia) – A distanza di poche ore uno dall’altra sono morti una staffetta e l’ultimo partigiano di Reggiolo. Nerina Lanzoni, 95 anni (sorella del partigiano ucciso a Luzzara Selvino Lanzoni), e Alfonso Merzi detto “Nino”, 99 anni, non solo erano legati dalla comune esperienza nella Resistenza, ma erano marito e moglie.

Nerina se ne è andata nella notte tra venerdì e sabato. A distanza di poche ore, nella tarda mattinata di oggi, si è spento anche Alfonso. Entrambi erano ricoverati da alcuni giorni all’ospedale di Guastalla. Alfonso, che il prossimo luglio avrebbe compiuto 100 anni, era molto conosciuto e amato in paese per il suo lungo impegno alla presidenza della sezione locale dell’Anpi. Il 2 giugno 2016, in occasione della Festa della Repubblica, era stato premiato con la medaglia della Liberazione dal sindaco Roberto Angeli.

Aveva combattuto la battaglia di Gonzaga, visto le atrocità della guerra, e continuato per tutta la vita a credere nei valori dell’antifascismo e della Repubblica. Coltivava anche una passione per l’arte che esprimeva in quadri di legno intarsiato e, alcuni mesi fa, era stata allestita una mostra con le opere giovani al circolo Nuova Primavera di Reggiolo. Nerina e Alfonso lasciano il figlio Selvino Merzi. Da oggi all’ospedale di Guastalla è allestita la camera ardente, mentre i funerali si svolgeranno in forma civile lunedì.

“Nerina e Alfonso erano molto conosciuti a Reggiolo – spiega il sindaco di Reggiolo Roberto Angeli – e la loro scomparsa è un lutto per molti. Con loro perdiamo l’ultimo partigiano del paese e una staffetta, una parte importante della memoria. L’Amministrazione, esprimendo il suo cordoglio, si stringe al lutto della famiglia”.

I due coniugi, compagni nella Resistenza, saranno ricordati il 14 aprile durante l’iniziativa promossa dall’Anpi di Luzzara per commemorare i sette partigiani uccisi al cimitero di Reggiolo il 14 aprile 1945 e nella giornata della Liberazione. Al cordoglio si unisce l’Anpi provinciale e il presidente Ermete Fiaccadori.