Italia e mondo

Di Maio a Salvini: “Ora chiediamo il voto a giugno”

30 aprile 2018 | 12:45
Share0
Di Maio a Salvini: “Ora chiediamo il voto a giugno”

Il leader M5s su Facebook: “Sapevo che non era facile, mai immaginato che fosse impossibile, i partiti pensano solo a loro interessi”

REGGIO EMILIA – Nuova presa di posizione del leader M5s dopo la chiusura di ieri di Matteo Renzi a un dialogo con i pentastellati. Di Maio propone, a questo punto, a Salvini di chiedere al Colle di tornare al voto a giugno, quello, evidenzia, sarà il “ballottaggio” che in diversi vorrebbero come modifica del sistema di voto. “A questo punto – dice Di Maio su Facebook – non c’è altra soluzione, bisogna tornare al voto il prima possibile, poi ovviamente deciderà il presidente Mattarella. Tutti parlano di inserire un ballottaggio nel sistema elettorale ma il ballottaggio sono le prossime elezioni quindi io dico a Salvini, andiamo insieme a chiedere di andare a votare e facciamo questo secondo turno a giugno. Facciamo scegliere i cittadini tra rivoluzione e restaurazione”.

Intanto Silvio Berlusconi, dopo il voto del Friuli Venezia Giulia, torna a proporre un governo di centrodestra. “Il centro-destra – dice Berlusconi – unito si conferma vincente e accresce ancora i suoi consensi. Questo conferma una volta in più che siamo non soltanto la prima coalizione del Paese, ma anche quella più in sintonia con gli umori e le esigenze degli elettori. Sul piano politico complessivo questa è una ragione in più per affidare al centro-destra la guida del governo nazionale”. Gli italiani stanno “rapidamente abbandonando” i 5S – ha ribadito il Cav – e questo “conferma ancora una volta che i grillini sono considerati del tutto inadatti a governare, sia una regione, sia a maggior ragione l’intero Paese”.

“Il M5S – ha detto Di Maio – in modo serio si è impegnato totalmente per rispettare il voto dei cittadini. Visto che abbiamo ottenuto un risultato straordinario ma non abbiamo ottenuto la maggioranza assoluta dei seggi non ho mai pensato che sarebbe stato facile ma non avrei mai immaginato che sarebbe stato impossibile: è vergognosa la maniera in cui tutti i partiti stanno pensando tutti al proprio orticello e alle poltrone”.

“In queste settimane – ha detto il leader M5s – alcuni ci hanno criticato per aver provato a firmare un contratto di governo con gli uni o con gli altri. Io quest’azione la rivendico, il M5S è post ideologico, le nostre idee non sono né di destra né di sinistra, le idee o sono buone o sono cattive. E avevamo tutta l’intenzione di portare a casa il risultato, lo abbiamo dimostrato concentrando il dibattito sui temi e non sulle poltrone”.

“Questa è una legge elettorale assurda (voluta dal Pd e dal centrodestra) che permette anche a forze che perdono le elezioni come Forza Italia e Fdi di rivendicare una pseudo-vittoria in nome di una coalizione di comodo. In ogni caso, come avevo detto e ripetuto più volte in campagna elettorale, visto che abbiamo ottenuto un risultato straordinario ma non abbiamo ottenuto la maggioranza assoluta dei seggi, ci siamo rivolti alle forze politiche per far partire un governo di cambiamento sulla base di un contratto che comprendesse i temi prioritari per gli italiani”, spiega Di Maio.