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L’Emilia-Romagna, terra di motori e innovazioni d’impresa

24 aprile 2018 | 08:20
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L’Emilia-Romagna, terra di motori e innovazioni d’impresa

REGGIO EMILIA – Nell’immaginario collettivo italiano l’Emilia Romagna è senza dubbio una delle terre più fertili e più ricche in assoluto. Da sempre uno dei motori dell’economia della penisola, questa regione è conosciuta per il retaggio storico-culturale di città come Bologna, Ferrara e Modena nonché per le eccellenze che propone dal punto di vista gastronomico. Tuttavia, il grande vanto dell’Emilia Romagna è la sua industria automobilistica, punta di diamante di un efficace sistema industriale e di produzione di alta qualità, il che si riflette su tutto l’ambito lavorativo. In questa regione, il punto di forza sono le piccole e medie imprese, il vero fulcro dell’economia locale, dove gli evasori fiscali hanno vita dura.

Terra di motori
Conosciuta anche come la Motor Valley, l’Emilia-Romagna è da sempre all’avanguardia per quanto riguarda lo sviluppo di ciclomotori e automobili di alte performance. Citando soltanto alcune delle aziende più rinomate in questo ambito, ossia la Ducati, la Lamborghini, la Maserati e la Ferrari, ci rendiamo conto dell’enorme potenziale di questa fucina di eccellenti motori e piloti. Con la Ducati che gareggia nella categoria MotoGp, la più importante delle moto da corsa, e la Ferrari da sempre fiore all’occhiello del campionato mondiale di Formula 1, sono due i marchi per eccellenza dell’Emilia Romagna che fanno furore a livello planetario, confermando la grande tradizione locale.

La Motor Valley, che recentemente è emigrata addirittura in Brasile, ha influenzato altri settori come quello delle pubblicità, con campioni di F1 e MotoGp sempre più richiesti come ambasciatori di marchi importanti, come nel caso della partnership tra Lewis Hamilton e la casa di moda Hilfiger. Il mondo del gaming non poteva di certo rimanere immune e a fianco dei titoli più conosciuti troviamo diversi prodotti ispirati al mondo su due e quattro ruote: Betway offre due slot, 5 Reel Drive e Monster Wheel, i cui protagonisti sono le corse automobilistiche in stile tipicamente americano e le famigerate gare di monster truck.

Fucina di start-up
Partendo quindi da questo presupposto, va da sé che lo sviluppo di varie industrie sia una caratteristica intrinseca di questa zona. Da Bologna a Ferrara, passando per Modena, tra industrie vecchie e nuove esistono molte opzioni di sviluppo e innovazione. Reggio Emilia, una città nella quale ha recentemente avuto molto successo la manifestazione Vivicittà, è uno dei poli più vivi dell’Emilia Romagna. Non è un caso se ultimamente sono molte le start-up che decidono di accendere i propri motori in questa realtà così sviluppata dell’Italia. A dimostrazione dell’ottimo disimpegno degli imprenditori locali è stata indetta addirittura una Start-up Cup Emilia-Romagna, che avrà luogo il 9 ottobre a Bologna e che premierà con 37 mila euro il miglior progetto innovativo presentato entro il 24 maggio. Il tutto dopo una settimana di accesso alla Tech week per sviluppare definitivamente il progetto. In totale, secondo dati del sito Pos Fesr, sono ben 22,5 milioni di euro i fondi europei stanziati per le start-up della regione.

L’importanza dei fondi regionali
In generale, dunque, l’Emilia Romagna sembra essere strutturalmente un terreno florido per gli investimenti ragionati partendo dal basso. Secondo una serie di dati riguardo il primo semestre del 2017, solo nella città di Bologna si sono registrate 234 start-up innovative, mentre nell’intera regione il numero ammonta a 808. Il bando regionale creato un anno fa per generare nuove nicchie di mercato e favorire così lo sviluppo di tante attività legate soprattutto ai servizi, all’industria e alla metalmeccanica, ha avuto un notevole successo.

In quest’ottica, va anche ricordato che recentemente la regione Emilia-Romagna ha indetto un nuovo bando con 30 milioni di credito a disposizione delle piccole e medie imprese per il prossimo biennio. Questa manovra è indicativa, perché fornisce un ulteriore esempio sull’effettività delle politiche impresariali della giunta regionale. I progetti di avvio che hanno iniziato meno di cinque anni fa sono ovviamente i principali beneficiari di queste misure e potranno quindi fare leva su un capitale iniziale per promuovere la propria attività commerciale. In totale, la regione emiliana è la seconda per numero di start-up attivate di recente. Una delle basi del successo è anche l’attenzione all’ottimizzazione del sito. Da recenti stime risulta, infatti, che il 17% delle start-up della regione investono regolarmente in visibilità e indicizzazione su Google.

Al di là di questo, risulta chiaro che l’Emilia-Romagna sta guardando verso il futuro. Storicamente uno dei traini dell’Italia, la terra di grandi automobili e moto è anche un hub di sviluppo imprenditoriale di successo.