Bilancio Landi Renzo, i rilievi dei revisori

26 aprile 2018 | 13:42
Share0
Bilancio Landi Renzo, i rilievi dei revisori

Pwc accende il faro sull’operazione Safe e parla di “eventuale esistenza di un’incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità del gruppo Landi Renzo di continuare ad operare come un’entità in funzionamento”

REGGIO EMILIA – “Siamo giunti a una conclusione sull’appropriatezza dell’utilizzo da parte degli amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull’eventuale esistenza di un’incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità del gruppo Landi Renzo di continuare ad operare come un’entità in funzionamento. In presenza di un’incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l’attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio. Ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi, possono comportare che il gruppo Landi Renzo cessi di operare come un’entità di funzionamento”.

E’ un passaggio contenuto nella relazione della società di revisione Pricewaterhousecoopers relativamente al bilancio 2017 della Landi Renzo. I revisori, in sostanza, certificano il bilancio ma parlano di “eventuale esistenza di un’incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità del gruppo Landi Renzo di continuare ad operare come un’entità in funzionamento”. A destare l’attenzione dei revisori, che infatti nella relazione la citano, sembrano essere soprattutto il trattamento contabile e la valutazione dell’investimento in Safe & Cec srl.

Il 29 dicembre scorso, infatti, Landi Renzo Spa ha sottoscritto un accordo con Clean Energy Fuels corporation finalizzato all’aggregazione industriale di Safe Spa, società controllata da Landi Renzo Spa e di Clean Energy Compression, società controllata da Clean Energy Fuels Corporation. L’operazione di aggregazione è stata realizzata attraverso la costituzione di una nuova società, chiamata Safe & Cec srl e con il successivo conferimento nella NewCo delle partecipazioni in Safe Spa e Clean Energy Compression.

Questo si evince, secondo quanto scritto nella revisione, “dalla rilevazione di un utile di cessione pari a circa 22 milioni quale differenza fra il 51% del fair value della NewCo, corrispondente al valore di iscrizione iniziale quale joint venture, ed il valore netto contabile delle attività e passività della controllata Safe Spa alla data di deconsolidamento”.

Documento

Un’operazione, questa, che “è stata considerata di particolare rilevanza per la revisione legale del bilancio consolidato in considerazione del significativo impatto sul conto economico del gruppo Landi Renzo, della complessità dell’analisi del trattamento contabile e della determinazione del fair value di Safe & Cec alla data di perdita di controllo di Safe Spa basata su valutazioni soggettive e stime del management”.

In sostanza i revisori fanno notare che l’utile di partecipazione di 21 milioni, che consente a Landi Renzo di chiudere il bilancio in attivo dopo la pesante perdita operativa (16 milioni di euro), è “basato su valutazione soggettive e stime del management” (ovviamente verificate dalla Pwc) e quindi “su elementi non oggettivi che in futuro potrebbero non trovare puntuale conferma”. Resta il fatto, comunque, che senza l’operazione SAFE & Cec srl sarebbe stato impossibile per la capogruppo Landi Renzo chiudere il 2017 con un utile netto di 1,9 milioni di euro e che, purtroppo, la perdita operativa della capogruppo, prima degli effetti contabili generati da questa operazione, rimane di 16 milioni di euro (con un miglioramento dunque di soli 1,8 milioni di euro rispetto alla pesantissima situazione del 2016, quando il risultato operativo era stato negativo per 17,8 milioni di euro).