Asse M5S-Pd, Rossi si affida agli elettori Dem

27 aprile 2018 | 17:00
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Asse M5S-Pd, Rossi si affida agli elettori Dem

Se Stefano Bonaccini apre all’ipotesi, il deputato Pd reggiano e responsabile organizzativo del partito sospende il giudizio. Nettamente contraria invece l’orfiniana Giuditta Pini

REGGIO EMILIA – Se Stefano Bonaccini apre all’ipotesi di una intesa con i 5 stelle (“ma senza cappello in mano”), Andrea Rossi sospende il giudizio e chiama il popolo dem ad esprimere la propria opinione. “Mai come in questo momento, di fronte alle possibili sfide delle prossime settimane, la nostra comunita’ politica di iscritti ed elettori deve essere ascoltata, valorizzata, responsabilizzata”, ha scritto su Facebook il responsabile organizzativo del partito voluto da Matteo Renzi, eletto deputato il 4 marzo e tuttora sottosegretario alla presidenza della Regione Emilia-Romagna. “Vorrei, in questo lungo ponte che ci divide dalla direzione del Pd convocata il 3 maggio prossimo, raccogliere l’opinione di chi ci ha sempre accompagnato e sostenuto, anche nei momenti piu’ complicati”, scrive sul suo profilo.

Per il momento, aggiunge Rossi, “non esprimo una mia posizione in questo momento a favore o contraria su un governo insieme al M5s, non per essere ponziopilatesco, ma poiche’ ritengo che il confronto debba passare principalmente attraverso i luoghi dedicati che ci vedranno impegnati nei prossimi giorni, e poi perche’ vorrei raccogliere delle opinioni libere, senza alcun tipo di condizionamento sulla discussione”. Nettamente contraria invece l’orfiniana Giuditta Pini, ex vicesegretaria regionale del partito che ha lasciato dopo il flop del 4 marzo. “Io credo che il prezzo per un esperimento del genere, destinato peraltro a fallire, sarebbe la scomparsa del Pd”, ha scritto Pini in un post pubblicato su Left Wing. Di conseguenza, “mi sembra piuttosto semplice decidere quale debba essere la nostra risposta alla proposta di un accordo di governo con i cinquestelle, se abbiamo a cuore la democrazia, e se abbiamo a cuore il nostro partito. La risposta e’ no”.