Amar, una onlus al fianco dei mutilati siriani

11 aprile 2018 | 13:33
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Amar, una onlus al fianco dei mutilati siriani

L’associazione reggiana, messa in piedi da un medico siriano che da tanti anni vive e lavora a Reggio, Jean Bassmaji, sta allestendo un laboratorio per arti artificiali

REGGIO EMILIA – Ben 500mila morti, oltre 200mila mutilati, otto milioni di profughi e rifugiati con l’ottanta per cento delle strutture di base e degli immobili abitativi distrutti. La Siria (nella foto una strada di Aleppo), culla della civiltà, è un paese in ginocchio dopo sei anni di guerra che hanno lettaralmente distrutto il paese e millenni di storia.

Nella nostra provincia c’è un’associazione, Amar Costruire solidarietà, una onlus messa in piedi da un medico siriano che da tanti anni vive e lavora a Reggio, Jean Bassmaji. Scrive Jean: “Ci adoperiamo per ricostruire un ponte tra i popoli nel segno della pace”.

Amar è partita dall’idea che la Siria ha dato tanto al mondo ed ora che il mondo
deve dare qualcosa alla Siria. I progetti della onlus sono adottare un pezzo della Siria per ricostruirlo. abbiamo pensato se tante città italiane regalassero qualcosa alla Siria: una scuola, un ospedale o un ambulatorio.

I progetti di Amar sono quelli di allestire e finanziare un laboratorio per arti artificiali per i mutilati di guerra siriani, promuovere il Progetto “Adottare un pezzo della Siria” per ricostruirlo, realizzare il progetto “Rincomincio da qui”, destinato ai ragazzi profughi in attesa di riconoscimento dello status di rifugiati, promuovere l’ educazione alla pace e alla legalità, alla conoscenza del territorio e della comunità reggiana per il buon inserimento sociale.

Il progetto prioritario, per ora, è quello del laboratorio per arti artificiali per i mutilati di guerra siriani. Scrive il presidente della onlus: “E’ il nostro progetto prioritario perché ci sono oltre 50.000 amputati per causa della guerra,la maggiore parte bambini. Vogliamo dare a qualcuno di loro una minima autonomia. Stiamo lavorando con il gruppo Arche 3D ( società formata da giovani tecnici di Mantova). Abbiamo un contatto stretto con la bioingegneria dell’università di Damasco che ha accettato di adottare il nostro laboratorio e farlo funzionare gratuitamente”.

La ditta Wasproject ha regalato alla onlus un intero laboratorio con due stampanti 3D. Lo scopo ora è di raccogliere la somma di 25-30mila euro necessari per finanziare il costo di installazione, quello della fase di avviamento, l’acquisto della materia prima e per sostenere il funzionamento del laboratorio per un anno intero come promesso all’Università di Damasco.

Come Donare
Associazione AMAR Costruire Solidarietà C.F.91177640355

IBAN: IT90Q0538712803000002553304 –

Causale: arti artificiali per i mutilati di guerra siriani
BIC(SWIFT): BPMOIT22XXX