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“Suo figlio ha combinato un guaio”, ma gli anziani sventano la truffa

21 marzo 2018 | 13:44
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“Suo figlio ha combinato un guaio”, ma gli anziani sventano la truffa

I due coniugi non cadono nella trappola e lo chiamano. Poi avvertono i carabinieri che arrivano sul posto

REGGIO EMILIA – Due telefonate in rapida successione nel tentativo di spillare soldi a due coniugi anziani lasciandoli intendere che il loro figlio (di cui hanno fornito l’esatto nome) con la sua macchina (di cui hanno indicato il reale colore) aveva come testualmente riferito “combinato un guaio”.

Il danaro che avrebbero richiesto per essere “risarciti” da quel fantomatico “guaio” non è dato a sapersi in quanto i due coniugi, un’86enne e la moglie 82enne di Reggio Emilia, grazie alla forte campagna di sensibilizzazione portata avanti da oltre un anno dai carabinieri del comando provinciale di Reggio Emilia (marescialli che dal pulpito della chiesa al termine delle messe fanno la predica agli anziani, incontri promossi dai carabinieri nei paesi con gli anziani etc.) con continui inviti a diffidare dagli estranei e chiamare il 112, non hanno mangiato la foglia.

I due coniugi, comunque allarmati preoccupati per il figlio, l’hanno subito chiamato al telefono: stava bene. L’allarme è quindi giunto al 112 dei carabinieri che hanno subito inviato nell’abitazione dei due anziani un equipaggio del nucleo radiomobile per raccogliere la denuncia e avviare gli accertamenti. Nel frattempo, nell’intera zona, è scattata la caccia ai truffatori: di norma quando questi farabutti telefonano agli anziani nei paraggi c’è sempre il complice pronto ad entrare in azione e ad andare nella casa delle vittime per derubarli dei loro averi.

Nonostante oramai siano numerosi i casi sventati grazie alla forte sensibilizzazione esercitata in tutta la provincia dai carabinieri continua ad imperversare la truffa da parte di malviventi senza scrupoli che attraverso pretestuose telefonate, effettuate esclusivamente a persone anziane, in maniera convincente chiedono soldi e preziosi per ottenere risarcimenti su inesistenti incidenti stradali causati dai figli delle vittime.

Anche dell’odierno caso si occuperà la “squadra antitruffa” appositamente istituita dal colonnello Buda comandante Provinciale dei carabinieri di Reggio Emilia in seno al dipendente Nucleo Investigativo che, proprio di recente, ha assicurato alla giustizia 31 truffatori che facevano parte di un’organizzazione criminale di matrice napoletana responsabile di oltre 100 analoghe truffe compiute ai danni di anziani in tutto il nord Italia.