Stadio, la Mapei attacca i Piazza e minaccia azioni legali

14 marzo 2018 | 20:26
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Stadio, la Mapei attacca i Piazza e minaccia azioni legali

Il comunicato della società di Squinzi: “Falso il raddoppio dei costi”. E ancora: “La Reggiana è insolvente per 575mila euro, richieste inaccettabili”

REGGIO EMILIA – “Le affermazione dei signori Piazza circa presunti ‘ricatti’ da parte di Mapei nei confronti della Reggiana e il clima intimidatorio che hanno volutamente creato contro Mapei, Mapei Stadium, Sassuolo Calcio e i loro rappresentanti, riferendo circostanze assai lontane dalla realtà, evidentemente al fine di addossare ad altri le cause delle perdite da loro accumulate, ledono il nome e l’immagine della Mapei e costuiscono un inaccettabile comportamento in relazione al quale i danneggiati si riservano ogni più opportuna iniziativa nella sedi competenti ferme restando, ovviamente, le azioni che Mapei Stadium adotterà a tutela del proprio ingente credito”.

E’ la durissima replica che arriva dalla Mapei Stadium srl, a Mike Piazza e Alicia Rickter dopo le parole dei proprietari della Reggiana e dopo gli striscioni appesi a Sassuolo davanti allo stadio Ricci e alla sede della Mapei. In sostanza la Mapei parte al contrattacco e annuncia querele oltre a un’azione legale per recuperare i soldi che le spettano. La tensione è altissima. Il Gruppo Vandelli e le Teste Quadre hanno annunciato che sabato 24 marzo torneranno a manifestare per le vie di Reggio. La manifestazione ha come obiettivo polemico principale, “il dispotismo di una multinazionale”, cioè la Mapei. Nei giorni scorsi sul cancello dello stadio “Ricci” è comparso uno striscione con un messaggio rivolto a Squinzi: “Mapei: questa è casa vostra”. Un altro è stato invece appeso davanti alla sede sassolese della Mapei (“Via il $a$$uolo da Reggio Emilia”).

“Investiti oltre otto milioni per trasformare una struttura fatiscente in un impianto fra i più apprezzati d’Italia”
Mapei, nel suo comunicato, parte facendo chiarezza sulla vicenda. Scrive: “La Mirabello 2000 (precedente proprietaria dello stadio a quel tempo concesso in uso alla Reggiana) venne dichiarata fallita nel 2005, causando, tra l’altro, ingenti perdit e a 1.026 tifosi, abbonati pluriennali. Nel febbraio 2014, dopo l’infruttuoso esperimento di tentativi di vendita da parte della curatela, Mapei acquisì dal fallimento la proprietà dello stadio Città del Tricolore pagando 3 milioni e 750mila euro”. Mapei ricorda come tra il 2014 e il 2017 ha investito oltre 8 milioni e 200mila euro per trasformare una struttura fatiscente in un impianto tra i più apprezzati del campionato di Serie A e utilizzato anche dalla nazionale e dalla Europa League.

Relativamente poi alla situazione contrattuale, Mapei aggiunge: “Nel 2013, su concessione del curatore del fallimento Mirabello 2000, lo stadio era gestito da Ac Reggiana 1919 che, con contratto del 15 giugno 2013, lo subaffittò per due stagioni al Sassuolo per un corrispettivo annuo di 850mila euro. Acquisita la proprietà dello stadio il 14 aprile 2014 venne stipulato fra Mapei Spa, Mapei Stadium Srl, Sassuolo Calcio e Ac Reggiana un accordo in base al quale veniva risolto anticipatamente il contratto del 15 giugno 2013, Mapei Stadium riconosceva ad Ac Reggiana un importo una tantum di un milione e 300mila euro a titolo di corrispettivo per i costi in precedenza sostenuti per lo stadio (importo regolarmente pagato)”.

“Falso il raddoppio dei costi”
Aggiunge Mapei: “Il Sassuolo Calcio, nonostante la risoluzione del contratto del 2013, si impegnava a versare pro bono pacis alla Reggiana, fino al giugno 2014, il canone mensile in precedenza previsto (di 850mila euro regolarmente versato per la stagione 2013-2014) e le parti si impegnavano a garantire alla Reggiana l’uso dello stadio per il periodo 1° luglio 2014-30 giugno 2016, che consentiva alla Reggiana l’utilizzo dello stadio e dei relativi servizi per un corrispettivo annuo di 250mila euro”.

E ancora: “Il 9 giugno 2016 è stato poi sottoscritto tra Mapei Stadium e Ac Reggiana l’attuale contratto di concessione in uso che ha una durata dal 1° luglio 2016 al 30 giugno 2018, con contratti regolarmente negoziati e stipulati, e quindi deve ritenersi del tutto falso che vi sia stato un raddoppio dei costi. Mapei ha comunque sempre addebitato ad Ac Reggiana in misura solo minimale (13,7%) gli ingenti costi di manutenzione e gestione dello stadio, tutti peraltro documentabili, per cui devono ritenersi false e diffamatorie le affermazioni dei coniugi Piazza secondo cui Mapei vorrebbe lucrare sulla gestione dello stadio. I toni e le parole sprezzanti dei coniugi Piazza in conferenza stampa si commentano da soli”.

“I Piazza volevano comprare il Parma nemico giurato della Reggiana”
Poi una precisazione: “Come si può facilmente rilevare dal web negli ultimi anni i Piazza hanno tentato di acquistare altre società calcistiche come il Como, il Palermo, il Parma (già proprio il Parma nemico giurato dei tifosi della Reggiana) per poi fermarsi verso la metà del 2016 alla Reggiana, per la quale adesso fanno battere forte il loro cuore granata. Inoltre la acquisizione da parte del signor Piazza della partecipazione societaria in Ac Reggiana risale proprio al giugno del 2016 e quindi deve ritenersi che l’acquisizione, come di norma avviene, sia stata preceduta da una due diligence sulla situazione societaria e contrattuale”.

“La Reggiana è insolvente per 575mila euro, richieste inaccettabili da Piazza”
La Mapei passa poi al debito accumulato da Ac Reggiana verso Mapei Stadium. Scrive: “Si evidenzia che, ad oggi, Ac Reggiana è insolvente per 575mila euro, cui sono destinati ad aggiungersi gli ulteriori canoni fino alla scadenza del giugno 2018. Nonostante l’insolvenza Mapei Stadium ha pazientemente atteso che la Reggiana presentasse quanto meno un piano di dilazione che, arrivato solo a novembre 2017, si è rivelato palesemente inaccettabile in quanto proponeva un azzeramento di oltre il 50 per cento del credito, una rateazione di 10mila euro mensili e, con un’ulteriore fantasiosa proposta del febbraio 2018, è arrivata a chiedere la compensazione dell’intero suo debito con il corrispettivo di un contratto di sponsorizzazione da stipularsi con una società del gruppo Mapei”.

Conclude Mapei: “Si noti che l’ultimo bilancio di Ac Reggiana risulta in perdita di 6 milioni di euro, con costi per 9 milioni e 648mila euro e che l’importo per l’affitto e i servizi dello stadio, di 280mila euro, incide per una percentuale del 2,90%, pertanto decisamente irrisoria e lungi dal costituire quello che è definito dal signor Piazza ‘un insostenibile furto'”.