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Salvini: “M5S cerchi 90 voti”. Di Maio: “Vuole aiuto Pd-Fi?”

28 marzo 2018 | 17:42
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Salvini: “M5S cerchi 90 voti”. Di Maio: “Vuole aiuto Pd-Fi?”

Sfida del leader del Carroccio: “Ma da solo Di Maio dove va…Voglio vederlo trovare 90 voti in giro. E poi 50 voti sono molti meno di 90”. La replica: “Salvini dice che gli bastano 50 voti. Vuole fare il governo con i 50 voti del Pd di Renzi in accordo con Berlusconi? Auguri!”. Delrio: “Voti Pd non a disposizione”

REGGIO EMILIA – “Io al Colle vado da solo. Così ha scelto il centrodestra, per la prima volta va bene così…poi vediamo…”. Così Matteo Salvini, parlando al Senato, conferma che il centrodestra andrà alle consultazioni con delegazioni distinte. “Ma da solo – ha detto ancora – Di Maio dove va…Voglio vederlo trovare 90 voti in giro, che dalla sera alla mattina si convincono. E poi 50 voti sono molti meno di 90”.

Il leader del Carroccio ha commentato anche la votazione degli uffici di presidenza in corso al Senato. “I Cinque Stelle puntano i piedi? E’ un dibattito che non mi appassiona…Noi andiamo avanti per la nostra strada con tranquillità e responsabilità: oggi al Senato, domani alla Camera, per far partire il Parlamento”. Così Matteo Salvini, parlando al Senato circa le trattative tra i partiti per gli uffici di presidenza. Il segretario leghista ne ha anche per il Pd: “Cinque anni fa si presero le due presidenze, noi non stiamo facendo lo stesso. Per questo – conclude – ora non si possono imporre…”.

“Salvini dice che gli bastano 50 voti. Vuole fare il governo con i 50 voti del Pd di Renzi in accordo con Berlusconi? Auguri!”, ha twittato Luigi Di Maio.

“I voti del Pd non sono a disposizione. Decidiamo noi”, ha risposto il capogruppo Pd Graziano Delrio, interpellato dall’Ansa all’uscita dalla Camera sulle dichiarazioni di Salvini e Di Maio sui voti Dem per la formazione di un governo.

“Il Partito Democratico di certo non parteciperà a nessun incontro sui programmi con altri in questi giorni – ha detto il segretario reggente del Partito Democratico Maurizio Martina -. Noi attendiamo con rispetto prima di tutto le consultazioni del Presidente della Repubblica”.

E’ una sorta di ripicca, il solito Pd che pensa prima alle poltrone che all’interesse del Paese. E’ questo il commento – apprende l’ANSA – che filtra dal M5S sul ‘no’ del Pd all’incontro sul programma, annunciato dal reggente Dem Maurizio Martina. Un ‘no’ che il M5S quindi lega – si sottolinea – allo scontro tra Dem e pentastellati su vicepresidenze e questori a Camera e al Senato.

“Non vado a un incarico al buio…Io vado se c’è una possibilità di dare un governo in breve tempo agli italiani”, ha detto ancora Salvini, su Radio 105. “Non ci sto a tirare a campare per un anno: discutere per un anno di legge elettorale sarebbe devastante. O parte un governo o si va subito al voto”.

E sul blog delle Stelle i capigruppo M5S Danilo Toninelli e Giulia Grillo scrivono: “Abbiamo invitato i capigruppo di tutti i gruppi parlamentari ad incontrarsi con noi per un confronto sui temi. Per noi il punto di partenza è il nostro programma e l’obbiettivo è trovare le convergenze con i programmi degli altri. Non è un esercizio di stile”. “L’appuntamento è per domani alle ore 9.30 alla Camera dei Deputati. Chiameremo tutti gli altri capigruppo per conoscere la disponibilità di ciascun gruppo. Auspichiamo che dimostrino la massima responsabilità”, sottolinea.