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Richiedenti asilo parrucchieri al Cosmoprof

16 marzo 2018 | 14:11
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Richiedenti asilo parrucchieri al Cosmoprof

Diciotto giovani donne e uomini, ospiti della Dimora d’Abramo, che stanno partecipando a un corso professionale, parteciperanno a una performance al salone internazionale di Bologna

REGGIO EMILIA – Quest’anno il Cosmoprof di Bologna, celebre salone internazionale sulle tendenze legate al settore della cosmetica e del mondo beauty, avrà una veste interculturale grazie alla speciale partecipazione dei richiedenti asilo provenienti da Reggio Emilia. Giovani talenti provenienti da lontano andranno a Bologna nella giornata di lunedì 19 marzo per partecipare a HairRing, perfomance dedicata agli acconciatori emergenti provenienti da tutta Italia.

Il tema di quest’anno “Il vintage del futuro nell’acconciatura” sarà interpretato dai richiedenti asilo che per l’occasione potranno sfoggiare il proprio talento come truccatori e parrucchieri senza frontiere. Diciotto giovani donne e uomini, richiedenti asilo stanno, infatti, partecipando ad un corso professionale per parrucchieri, barbieri, estetisti della durata di un anno accademico presso la scuola Anam di Reggio Emilia, tenuto dalla docente Maria Anna Simeoli.

Una grande occasione per i giovani professionisti e un esempio di buona pratica che, grazie alla collaborazione fra gli enti gestori Centro Sociale Papa Giovanni XXIII, Cooperativa Dimora d’Abramo, CEIS e la scuola A.N.A.M So.La.Re, permetterà ai giovani di affacciarsi al mondo del lavoro con un buon bagaglio di competenze ed esperienza.

Secondo Maddalena Cattani, operatrice della Papa Giovanni e referente del progetto per il raggruppamento delle Cooperative “è un’importante opportunità per i giovani migranti provenienti da Pakistan, Bangladesh, Nigeria, Costa d’Avorio, Ghana, Mali, Senegal che già nei loro paesi d’origine erano avviati alla professione di estetisti e parrucchieri e che grazie a questo corso hanno la possibilità di perfezionare la loro arte e apprendere come funziona il lavoro da parrucchiere ed estetista in Italia. E’ un esempio di come valorizzare le competenze e le risorse dei richiedenti asilo presenti sul nostro territorio, che sono portatori di esperienze che possono arricchire i contesti di lavoro e professionali delle nostre città”.