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Renzi: “Chi vuole l’intesa con M5S lo dica in direzione”

6 marzo 2018 | 15:56
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Renzi: “Chi vuole l’intesa con M5S lo dica in direzione”

Il segretario del Pd ieri ha annunciato le dimissioni, ma c’è tensione nel partito. Franceschini: “Mai pensato a governo con M5s o destra”. Chiamparino: “Dialogo con M55? Nessun tabù da sfatare. Ma si deciderà in modo collegiale”

REGGIO EMILIA – Resta alta la tensione nel Pd dopo le dimissioni di ieri di Matteo Renzi. Il leder del Pd è andato all’attacco chiudendo a ‘intese con gli estremisti’, facendo riferimento sia alla Lega che al Movimento Cinque stelle. E oggi ribadisce la linea: “Le elezioni sono finite, il Pd ha perso, occorre voltare pagina. Per questo lascio la guida del partito. Non capisco le polemiche interne di queste ore. Ancora litigare? Ancora attaccare me? Nei prossimi anni il Pd dovrà stare all’opposizione degli estremisti” e del M5s. “Per me il Pd deve stare dove l’hanno messo i cittadini: all’opposizione. Se qualcuno del nostro partito la pensa diversamente, lo dica in direzione lunedì prossimo o nei gruppi parlamentari”.

Renzi avrebbe comunque fatto sapere, secondo quanto rivela ‘Circo Massimo’, che non parteciperà alla direzione di lunedì. Carlo Calenda intanto ha fatto sapere che si iscriverà al Pd incassando il plauso di una buona fetta del partito compreso il premier Paolo Gentiloni.

Intanto la segretaria Dem perde Debora Serracchiani. “Alla luce del risultato delle elezioni – ha sottolineato in una nota – per senso di responsabilità nei confronti di tutta la comunità del partito, ho preso la decisione di dimettermi dalla Segreteria nazionale del Pd”. “Oggi stesso – ha aggiunto – farò pervenire al segretario nazionale la lettera formale con cui comunico un atto che reputo&lrm doveroso e improrogabile”.
E su Facebook interviene il ministro Dario Franceschini: “Non ho mai pensato sia possibile fare un governo con M5s e tantomeno con la destra. Sufficientemente chiaro? Non trovo nemmeno traccia nel Pd di qualcuno che abbia in mente di farlo, quindi sono inutili polemiche o velenosi depistaggi mediatici”.

“Abbiamo perso le elezioni e quindi l’unica strada giusta e possibile è andare all’opposizione. Nel Pd siamo e saremo tutti d’accordo su questo. Ma dovremo ragionare di errori compiuti e delle strade” per “rifondare Pd e nostro campo”. “Lunedì avremo la Direzione. Introdurrà il vicesegretario Martina, dopo le dimissioni del segretario, e sono certo che lui troverà i toni e i contenuti per tenere il partito unito e che tutti noi gli daremo una mano”.

“Dialogare con M5s dopo il voto di domenica? Io quasi quotidianamente dialogo con la sindaca Appendino, non c’è nessun tabù da sfatare – ha detto il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, rispondendo a chi gli chiedeva delle intenzioni del Pd circa un possibile dialogo con il M5S -. Il partito deciderà in modo collegiale – e questa collegialità per me è l’elemento fondamentale – se e quali risposte dare”.