L'editoriale

In politica non esistono spazi vuoti

5 marzo 2018 | 11:52
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In politica non esistono spazi vuoti

Il Pd di Renzi, nell’assurdo tentativo di prendere voti al centro e a destra, ha perso completamente il contatto con buona parte dell’elettorato italiano che, smarrito, ha votato Cinque Stelle e Lega

REGGIO EMILIA – In politica non esistono spazi vuoti. E’ la lezione che arriva da questa tornata elettorale. Il Pd di Renzi, nell’assurdo tentativo di prendere voti al centro e a destra, ha perso completamente il contatto con buona parte dell’elettorato italiano che, smarrito, ha votato Cinque Stelle e Lega. Un elettore su due, in questo paese, ha votato forze apertamente demagogiche e populiste, Lega e M5S, un dato che non ha uguali fra i grandi paesi europei. Molti altri hanno votato un signore anziano, Berlusconi, che sono 25 anni che prende in giro gli italiani facendo sorpattutto i propri interessi piuttosto che quelli del Paese.

Sarebbe facile, ora, irridere gli italiani che hanno votato centrodestra e Movimento cinque stelle, ma sarebbe sbagliato e condannerebbe quel che resta del centrosinistra ad ulteriori sconfitte. In queste ore non si capisce se Renzi voglia dimettersi o meno. Un leader politico con un minino di dignità dovrebbe lasciare un minuto dopo un risultato del genere. Il leader del Pd è riuscito a portare il suo partito sotto il 20% in Italia ed ha addirittura contribuito a far sì che in provincia di Reggio il M5S diventasse il primo partito. Un risultato che, fino a ieri, sarebbe sembrato una barzelletta ora è realtà.

Renzi si dimetta e, al suo posto, ci vada, per favore, qualcuno che sappia ricostruire il Pd dalle sue macerie, allearsi con la sinistra e mettere in campo un programma che porti di nuovo questo partito a fare politiche di centrosinistra e non a diventare la fotocopia sbiadita di quello che c’è già, ovvero il centrodestra e nemmeno a fare politiche inseguendo i Cinque stelle e la Lega. Perché gli italiani, se devono scegliere populisti, liberisti “si fa per dire” e demagoghi, sanno già chi votare: gli originali.