La Reggiana attacca: “La Mapei lucra addirittura sui punti ristoro”

6 marzo 2018 | 18:25
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La Reggiana attacca: “La Mapei lucra addirittura sui punti ristoro”

La società: “Siamo costretti a sostenere per il regolare svolgimento delle gare casalinghe oneri ulteriori per oltre 230mila oltre all’affitto (di 280mila euro)”

REGGIO EMILIA – Reggiana Calcio comunica “che non intende continuare ad essere in balia delle decisioni di soggetti terzi, senza avere la possibilità di poter costruire un futuro stabile in un luogo definitivo”.

La società intende puntualizzare che “la Reggiana non ha ad oggi la possibilità di effettuare la rifinitura settimanale od allenamento a porte chiuse. Ci viene assicurato l’utilizzo dello stadio solamente per le partite ufficiali avendo la possibilità di utilizzarlo solamente nei giorni delle gare ufficiali”.

Aggiunge la società: “A partire dal giugno 2016, cioè da quando la famiglia Piazza ha acquisito la maggioranza delle quote di Reggiana Calcio, la società proprietaria dello stadio ha raddoppiato il costo per l’utilizzo dell’impianto. Reggiana Calcio ribadisce è costretta a sostenere per il regolare svolgimento delle gare casalinghe oneri ulteriori per oltre 230mila che si vanno ad aggiungere ad un costo d’affitto dell’impianto che risulta addirittura maggiore (circa 280mila euro, ndr)”.

La società sostiene che “ad oggi non ha mai ricevuto una rendicontazione puntuale e precisa dei costi relativi ai servizi e non e ha mai potuto prendere visione. Ad oggi Reggiana Calcio si trova nella posizione di averli subiti”.

E aggiunge: “Appare alquanto sorprendente che un’azienda delle dimensioni della Mapei voglia lucrare sull’incasso dei punti ristoro in occasione delle partite casalinghe di Reggiana Calcio. Questo mancato ricavo per Reggiana è un ulteriore aggravio nella gestione dello stadio, distraendo alla Reggiana possibili incassi che potrebbero essere riutilizzati dalla società Reggiana Calcio”.

Conclude la società: “Abbiamo deciso di esporre in modo pubblico e con la massima trasparenza questi concetti, ribadendo che l’attuale contratto d’affitto comporta per la società stessa molti svantaggi e che questi si riflettono negativamente sulle attività che si debbono realizzare per una corretta gestione. Crediamo fermamente che la nostra priorità debba essere quella di concentrarci su quanto accade sul campo da gioco, e di garantire un futuro solido e stabile alla società, sostenuti da una città intera”.