Imprese, l’artigianato continua a calare

7 marzo 2018 | 18:27
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Imprese, l’artigianato continua a calare

Nel 2017 è andato sotto le 19mila unità: male costruzioni e manifatturiero

REGGIO EMILIA – Non si arresta il trend discendente del numero di imprese artigiane nella provincia di Reggio Emilia. Se nel 2007, anno in cui hanno raggiunto la consistenza maggiore, erano 22.653, a fine 2017 sono scese a 18.977 per effetto di una saldo negativo tra realta’ nate e cessate di 147 unita’. La flessione dell’1,3% e’ rilevata dall’ufficio Studi della camera di commercio, secondo cui pero’ hanno mostrato una maggior dinamicita’ alcuni settori dell’universo dei servizi, in particolare quelli rivolti alla persona. Barbieri, parrucchieri ed istituti di bellezza sono cresciuti complessivamente del 2,9%, mentre i servizi di assistenza sociale non residenziale sono passati dai 12 del 2016 ai 37 del 2017.

In crescita anche le imprese artigiane che svolgono attivita’ di servizi per gli edifici (servizi di pulizia generale piu’ 9,3%) e di cura e manutenzione del paesaggio, inclusi parchi, giardini e aiuole, che in un anno sono cresciute di 16 unita’ raggiungendo le 227 imprese. I settori che rappresentano la quota maggiore dell’artigianato della provincia di Reggio Emilia, ovvero le costruzioni (48,6% del totale artigiani) e il manifatturiero (22,5%), sono invece ancora in sofferenza.

Le riduzioni piu’ consistenti, infatti, interessano soprattutto i due comparti piu’ “forti”, con le aziende del settore edile che si sono ridotte, nel 2017, di 211 unita’, scendendo cosi’ a 9.222 ( meno 2,2%), mentre il manifatturiero, con una flessione dello 0,4%, e’ passato da 4.284 a 4.268 imprese. In calo anche le imprese artigiane che operano nel trasporti e magazzinaggio, che in un anno si sono ridotte di 69 unita’ e hanno registrato una contrazione del 6,3%.