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Sicurezza urbana, giro di vite del questore

2 febbraio 2018 | 15:28
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Sicurezza urbana, giro di vite del questore

Istituito un tavolo settimanale con tutti i dirigenti degli uffici.

REGGIO EMILIA – Giro di vite sulla sicurezza urbana a Reggio Emilia. Lo ha deciso il questore Antonio Sbordone, con uno specifico strumento “interno” attivo dall’inizio dell’anno. Si tratta di un tavolo settimanale a cui siedono i dirigenti di tutti gli uffici della Questura (le squadre Mobile e Volanti, l’ufficio Immigrazione, la polizia amministrativa e il reparto Prevenzione crimine) per Pianificare gli interventi sia in modo autonomo, sia su segnalazione dei cittadini.

Un organo che, in alcuni casi, si e’ rapportato anche con la Polizia municipale. Sotto osservazione tutta la citta’, ma con particolare riguardo alle zone storicamente critiche: il quartiere della stazione e il parco del Popolo, alle spalle del centralissimo teatro Valli. Un primo bilancio dei controlli condotti ad oggi dal 20 novembre scorso e’ stato tracciato questa mattina dal dirigente della squadra Volanti Carlo Maria Basile, quello dell’ufficio Immigrazione Francesco Baiano e la vice capo di Gabinetto Alessandra Cicchetti, insieme a Marzio Zecchini del presidio della Polizia municipale di via Turri.

Nel corso di 31 servizi, in particolare, sono state controllate 2.025 persone di cui 802 stranieri, oltre a 28 esercizi pubblici e 36 persone sottoposte a verifiche amministrative, per un totale di quattro sanzioni. Super lavoro per l’ufficio Immigrazione, che nel 2017 ha effettuato 50 rimpatri di stranieri irregolari.
L’ultima operazione contro l’immigrazione clandestina si e’ svolta mercoledi’ sera. Sono stati fermati, due marocchini, un georgiano e un albanese, tutti con precedenti.

L’albanese e’ stato identificato e accompagnato alla frontiera. Uno dei marocchini e il georgiano, ancora non identificati, sono stati avviati al cento di permanenza per i rimpatri a Torino. Il quarto straniero, (l’altro marocchino) privo di documenti ha ricevuto l’ordine del questore di lasciare il territorio nazionale. Sempre al Cpr di Torino, intanto, e’ accompagnato in queste ore un cittadino marocchino che ha finito di scontare la pena in carcere a Reggio per furto e spaccio di stupefacenti.

La sua permanenza nel centro torinese, pero’, si limitera’ strettamente ai tempi tecnici per trovare un volo che lo riporti in patria. Insomma, fa sapere la Questura, “sul degrado sociale e le perduranti situazioni di illiceita’, adesso non si tratta piu’ di azioni estemporanee, ma pianificate di volta in volta nel tavolo settimanale”.