San Polo, presa la banda dei salami: denunciati sei rumeni

20 febbraio 2018 | 09:19
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San Polo, presa la banda dei salami: denunciati sei rumeni

Incastrati i ladri che avevano saccheggiato una ventina di quintali di insaccati dal salumificio Marazzi l’11 marzo scorso

SAN POLO (Reggio Emilia) – I carabinieri reggiani hanno denunciato sei rumeni per concorso in furto aggravato, con un’età compresa tra i 18 e i 33 anni, con l’accusa di essere i responsabili del furto di venti quintali di salumi,l’11 marzo dello scorso anno, ai danni del salumificio Marazzi. I ladri avevano fatto razzia di salumi: 3 quintali di salsiccia, 5 di prosciutto stagionato, 3 di stinchi di maiale, 3 di lombo arrosto, 5 di cicciolata, decine di chili di salami e coppe ma anche svariati coltelli per la loro lavorazione. Un colpo da oltre 20.000 euro.

I carabinieri sono stati aiutati dalla tecnologia: i militari hanno acquisito le immagini delle telecamere della zona che hanno permesso di accertare il modello dei mezzi utilizzati dagli autori del furto, senza riuscire, peraltro, ad risalire al numero di targa. Stabiliti i modelli dei mezzi, due utilitarie ed un furgone, i carabinieri di San Polo hanno iniziato un paziente lavoro di acquisizione di immagini delle decine dei vari sistemi di video-sorveglianza installati lungo tutte le possibili vie di fuga dei malfattori.

Così i carabinieri hanno ricostruito l’intero percorso dei tre mezzi sino ad arrivare al casello autostradale di “Terre di Canossa” dove, grazie ai varchi O.C.R. (Optical Character Recognition), hanno acquisito le targhe dei mezzi che, peraltro, erano tutti intestati a cittadini rumeni, poi risultati estranei ai fatti. Gli accertamenti sono continuati per identificare i soggetti che avevano effettivamente in uso i mezzi con prolungati servizi di osservazione e pedinamento svolti in tutta la provincia milanese dove i proprietari abitavano.

Un controllo di polizia, effettuato alcuni giorni dopo la commissione del furto, ad uno degli indagati, trovato alla guida di uno dei tre mezzi, ha permesso ai carabinieri di San Polo di convergere le attenzioni investigative su quest’ultimo a carico del quale sono stati acquisiti incontrovertibili elementi di responsabilità sulla partecipazione al furto nel salumificio reggiano. Durante le indagini i militari, grazie a complesse attività di natura tecnica, sono risaliti agli altri cinque complici e quindi all’intera banda che aveva preso d’assalto il salumificio.

Nel corso delle indagini sono emerse, a carico di 3 dei 6 indagati, oggettive responsabilità in merito ad un altro furto commesso a Tradate, alcuni giorni dopo quello del salumificio reggiano, ai danni di un’azienda dove erano stati rubati veicoli e attrezzature per un valore di circa 100.000 euro.