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“Partita contro il Borussia, l’Atalanta paghi i costi per gestione sicurezza e traffico”

21 febbraio 2018 | 18:42
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“Partita contro il Borussia, l’Atalanta paghi i costi per gestione sicurezza e traffico”

Fantuzzi invita il sindaco e il prefetto a chiedere al presidente della società bergamasca un ristoro economico per la città

REGGIO EMILIAPerché una partita di calcio, per di più di una squadra non locale, deve condizionare le nostre normali attività? Chi pagherà i costi per la gestione della sicurezza e del traffico e per gli eventuali danni alla città? La partita di calcio internazionale in programma domani sera allo stadio Città del Tricolore, è considerata dall’ Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive con l’indice di rischio più elevato, anche per le immancabili rivalità incrociate tra tifoserie.

A proposito di tifosi, ne sono attesi circa 21.500. Un evento eccezionale, certo, ma che comporterà un piano di sicurezza e misure al traffico altrettanto straordinarie. Proprio il grande afflusso di pubblico costringerà la locale Polizia Municipale a chiudere l’accesso a diverse strade in prossimità dello stadio nelle ore precedenti e successive alla partita. La società calcistica Atalanta corrisponderà certamente un compenso alla Mapei, proprietaria dello stadio, per l’utilizzo della struttura sportiva, il cui importo non è peraltro noto.

Ma come saranno gestiti i costi? Sollecito pertanto sindaco e prefetto a farsi latori delle seguenti richieste al presidente della società calcistica Atalanta: atteso che la partita della sua squadra genererà significativi costi per la gestione della sicurezza e del traffico, è egli disposto a rimborsarli agli enti che se ne faranno carico, ovvero polizia, carabinieri e locale polizia? A tal proposito, desidero ricordare che se solitamente gli oneri relativi alla sicurezza delle manifestazioni sportive ricadono, ingiustamente, sulla fiscalità generale, la gestione dei flussi di traffico competono di norma al Comune di riferimento, che evidentemente in questo caso non è la città rappresentata dall’Atalanta, ovvero Bergamo. Ha egli previsto, in concerto con la società sportiva ospite, un fondo di garanzia per gli eventuali danni alla città?

Come auspica Vecchi, sarà anche una “grande festa dello sport”, e apprezzo senz’altro il suo appello. Ma abbiamo il diritto di sapere chi la pagherà. Mi auguro infine che Iren non abbia anche stavolta un ruolo come nell’incredibile vicenda dell’agosto 2016, quando parte del centro storico venne chiusa dai camion della raccolta rifiuti. Ovviamente, a nostre spese.