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Cavriago, scontro sulle banche fra Leu e il Pd

10 febbraio 2018 | 14:25
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Cavriago, scontro sulle banche fra Leu e il Pd

Dopo che il sindaco Burani ha vietato la presentazione nella sala civica di un libro sul “Sacco bancario”. I Cinque stelle all’attacco. Il Pd difende il primo cittadino, ma Leu scrive: “Il Pd di democratico ha solo il nome”

CAVRIAGO (Reggio Emilia) – Il segretario e il vicesegretario del Pd, Andrea Costa e Andrea Tagliavini, esprimono la loro “solidarietà al sindaco di Cavriago, Paolo Burani, per il grave attacco ricevuto dalla deputata Spadoni (M5S). Scrivono i due: “Siamo una forza politica che affonda le proprie radici nella cultura democratica e nell’antifascismo. Sono altre forze che devono chiarire i loro valori riguardo questi principi, non certamente noi. Teniamo fuori le istituzioni e i sindaci dalla competizione politica. Noi vogliamo svolgere la campagna elettorale rimanendo sui temi e sui problemi che interessano i reggiani, respingiamo le polemiche montate ad arte e le scorrettezze”.

Il sindaco Pd Paolo Burani aveva vietato la presentazione nella sala civica di un libro sul “Sacco Bancario” di Vincenzo Imperatore che doveva essere intervistato dal direttore delle relazione esterne di Radio Bruno, Pierluigi Senatore. Presentazione organizzata dall’associazione culturale ‘Zanti’. Per il sindaco renziano era “un tema politico”.

Il Movimento Cinque stelle aveva fatto polemica e si era chiesto: “Siamo ai divieti in voga durante la seconda guerra mondiale , durante il nefasto regime fascista, dove era vietato parlare di “politica” nei bar e luoghi pubblici?”. I pentastellati avevano fatto notare che il libro era stato presentato nei tre giorni precedenti nella sale dei Comuni di Carpi, Novellara, Modena e non “è stata ravvisata alcuna violazione delle norme elettorali”. Faceva notare maliziosamente il M5S: “Burani, più realista del Re, aveva forse paura di far arrabbiare Renzi e che ricordassero ai suoi concittadini gli scandali MPS e quelli di Maria Etruria Boschi?”.

Sulla vicenda interviene anche Liberi e Uguali che scrive: “Il Pd di Cavriago (e la giunta che esprime) di democratico ormai ha solo il nome. Dopo l’epurazione di chi si schierò contro i voucher in dissenso dal Comune, ora arriva la censura all’associazione Carmen Zanti, rea di aver chiesto la sala civica per un dibattito dedicato a un libro sulle banche. Il motivo è che sarebbe un tema “sensibile” e quindi inopportuno in campagna elettorale”.

Scrive Leu: “Evidentemente, dopo la commissione d’inchiesta guidata dal neocandidato Casini, il Pd non ha risposte credibili sul tema delle banche e sceglie di censurare quelle degli altri. A corredo è arrivato poi un comunicato di attacco personale diretto alla presidente dell’associazione, Maura Bardi, che avrebbe la colpa di essere anche militante di Liberi e Uguali, dopo essere stata segretaria Pd e consigliera comunale di maggioranza del centrosinistra in passato. Come se essere membro di un partito dovesse impedire di essere attivi anche nell’associazionismo culturale”.

Conclude il partito guidato da Grasso: “Cari amici ed ex compagni del PD di Cavriago, la censura di iniziative e pensieri legittimi e rispettosi della collettività fa parte di costumi del passato che appartengono a storie diverse. Non vi fa certo onore praticarli ora nel 2018 definendovi appunto democratici. Esprimiamo convinta solidarietà all’associazione Carmen Zanti e a Maura Bardi per il vergognoso trattamento ricevuto e chiediamo che non ci siano più scelte simili, nel rispetto della libertà di pensiero e del dibattito culturale del paese”.