Carcere, la Lega: “Scoppia con metà detenuti straniera”

7 febbraio 2018 | 13:26
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Carcere, la Lega: “Scoppia con metà detenuti straniera”

Il consigliere regionale Delmonte: “Aggiornare le leggi perché scontino la pena nei loro paesi d’origine”

REGGIO EMILIA – I problemi del carcere di Reggio Emilia tornano sotto i riflettori. Alla fine dell’anno scorso erano presenti 355 detenuti, fra cui sette donne. Un numero superiore del 20% rispetto alla capienza regolamentare della struttura, che e’ di 297 carcerati. Inoltre, “ben 195, ovvero il 55% del totale dei detenuti”, sono stranieri. I numeri li riporta il consigliere regionale della Lega Nord, Gabriele Delmonte, per cui “appare dunque quanto mai urgente, necessario e improcrastinabile intervenire con misure chiare e decise per porre rimedio a questa situazione insostenibile”.

In particolare, l’esponente del Carroccio lancia la proposta di garantire maggiori espulsioni amministrative e giudiziarie, intervenendo con modifiche restrittive sulla cosiddetta legge Bossi-Fini, ma soprattutto aggiornando “l’ormai vecchissima Convenzione di Strasburgo, datata 1983, affinche’ vi sia indipendentemente dal consenso del condannato il trasferimento del detenuto dalle carceri italiane a quelle del paese di origine per scontare la pena”.

Oltre “che necessario per rendere piu’ umane le condizioni di vita all’interno dei nostri penitenziari – continua Delmonte – questo consentirebbe anche di alleviare i cittadini italiani di una spesa importante: mantenere nelle nostre carceri detenuti immigrati, costa infatti piu’ di 1 miliardo di euro all’anno”. Infine, “considerato che circa il 30/40% di questi detenuti professa la religione musulmana”, si potrebbe per la Lega arginare anche il fenomeno della radicalizzazione religiosa in carcere.

In chiusura il consigliere leghista promette: “Non manchero’ di tenerere monitorata la situazione, anche in prima persona, giacche’ nei prossimi giorni e’ in programma una mia visita all’istituto penitenziario di Reggio”.