Braccialetto Amazon, la De Micheli: “Solo se porta innovazione”

REGGIO EMILIA – Porte aperte al braccialetto elettronico in Amazon se portera’ innovazione a beneficio dei lavoratori. Non passera’ invece, se si rivelera’ uno strumento di controllo. Lo dice la deputata uscente piacentina Paola De Micheli (foto), ricandidata in Parlamento, durante un appuntamento elettorale a Reggio Emilia.

“Venerdi’ – informa la parlamentare circa la vertenza in atto nello stabilimento di Sesto San Giovanni – abbiamo fatto un incontro che ha riaperto il dialogo con i sindacati. In queste ore si sta negoziando la data, che sara’ a breve, in cui il tavolo verra’ riaperto a livello territoriale”.

Quanto al contestato braccialetto, De Micheli commenta in premessa: “Qui siamo di fronte a dei lavori che sono completamente nuovi per il fatto fisico e per necessita’ di competenze tecnologiche, e sono lavori nei quali il rapporto con la rappresentanza sindacale diventa assolutamente necessaria”.

Posto cio’ “se il braccialetto, nella tipologia di brevetto che dobbiamo ancora studiare e vedere, dovesse essere uno strumento di controllo del lavoro, gia’ ora le nostre leggi non lo consentono. E credo che noi, tornando al Governo continueremo a non consentirlo mai”. Se invece “Amazon o chi per lei vuole immaginare processi di innovazione che alleggeriscano il carico di lavoro che in questo momento, con il modello organizzativo che hanno, e’ pesante su alcuni nodi del ciclo produttivo, allora il Governo e ovviamente i sindacati come sempre non hanno paura dell’innovazione”.

Punto imprescindibile, sottolinea pero’ De Micheli, “e’ che quei cicli produttivi hanno davvero bisogno di un nuovo confronto e di un nuovo rapporto tra multinazionali e sindacati, soprattutto con le rappresentanze territoriali perche’ ogni stabilimento ha le sue specificita’”.