Atalanta-Borussia, raffica di denunce e un arresto dopo gli scontri

23 febbraio 2018 | 13:37
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Atalanta-Borussia, raffica di denunce e un arresto dopo gli scontri

In manette un tifoso atalantino 23enne e 38 indagati per rissa e resistenza a pubblico ufficiale. Tre agenti feriti. Fermate supporter del Dortmund che nascondevano i fumogeni usandoli come fossero assorbenti

REGGIO EMILIA – Un tifoso atalantino di 23 anni è stato arrestato in seguito agli scontri tra ultras avvenuti ieri sera, prima della partita Atalanta-Borussia, all’altezza del ristorante Buontempone su viale Regina Margherita. Altre tre tifosi bergamaschi sono stati denunciati a piede libero e così pure 35 ultras del Borussia. Per tutti loro le accuse sono di rissa e resistenza a pubblico ufficiale. Il tifoso bergamasco sarà processato per direttissima questa mattina. Tutti saranno colpiti da Daspo. A questi c’è da aggiungere anche un supporter atalantino che, durante la partita, ha dato uno schiaffo a uno steward. E’ stato subito allontanato dallo stadio e pure lui è stato denunciato e subirà un Daspo. Sono stati infine sequestrati fuochi pirotecnici e bombe carta.

Sono state sequestrate in tutto cinque bombe carta, quattro petardi e tre fumogeni alcuni dei quali addirittura nascosti dalle tifose tedesche come se fossero assorbenti. Per scoprirli gli steward hanno dovuto far spogliare alcune tifose del Borussia dietro a dei teloni. Due tifosi del Dortmund, invece, nascondevano all’interno del retto due petardi.

E’ il bilancio dell’attività delle forze dell’ordine messa in campo per fronteggiare la partita Borussia-Atalanta che ha visto arrivare nella nostra città più di ventimila tifosi dalla Germania e da Bergamo. Il questore Antonio Sbordone, questa mattina, ha voluto fare il punto con la stampa del lavoro svolto insieme a carabinieri, Finanza, polizia municipale e polizia penitenziaria.

Ha detto Sbordone: “E’ stato un evento complesso e faticoso che ha richiesto una gestione articolata e complessa. Ha funzionato quasi tutto a partire dalle scelte organizzative. Ovvero di non fare arrivare in centro i tifosi, ma direttamente allo stadio nella fan zone, di non fare arrivare un gruppo di tifosi del Borussia pericoloso alla stazione di Piazzale Marconi, ma di andarli a prendere a Parma dove stavano viaggiando in pullman e di tenere dentro gli ultras tedeschi per mezz’ora mentre defluivano quelli bergamaschi”.

Complessivamente nella gestione dell’ordine pubblico della partita sono stati impegnati 500 uomini delle forze dell’ordine (90 della polizia municipale reggiana), molti dei quali sono venuti anche da fuori provincia. Unico neo, come si diceva, gli scontri prima della partita avvenuti in fondo a viale Regina Margherita. Qui, circa all’altezza della rotonda su via del Chionso, ieri sera verso le 19,45, sono iniziati i primi problemi. Una quarantina di tifosi bergamaschi incappuciati ha aggredito gli uomini della Digos iniziando a lanciare loro di tutto.

I fuochi pirotecnici sequestrati

Il motivo, agli agenti, è risultato subito chiaro quando hanno visto arrivare dall’altra parte 35 tifosi del Borussia. L’aggressione era avvenuta perché gli uomini delle forze dell’ordine avevano rovinato il regolamento di conti fra le due tifoserie che, evidentemente, si erano date appuntamento lì per darsele di santa ragione. Il che, effettivamente, è anche avvenuto costringendo la polizia a un grosso lavoro per dividere le due fazioni. Nel corso degli scontri un ispettore della Digos di Bergamo e due della Digos reggiana sono rimasti feriti, per fortuna non in modo serio.