Servizi alla persona, continua la lotta della Cgil a Novellara e Carpineti

15 gennaio 2018 | 18:02
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Servizi alla persona, continua la lotta della Cgil a Novellara e Carpineti

Il direttivo della Funzione pubblica: “Se è importante avere ‘i conti in ordine’, è altrettanto importante mantenere un presidio pubblico che faccia da riferimento alle realtà locali ed ai cittadini”

REGGIO EMILIA – Il direttivo della Funzione pubblica Cgil esprime “solidarietà e supporto nei confronti dei lavoratori dell’istituzione Millefiori di Novellara e dell’ASP Don Cavalletti di Carpineti –Unione Montana Appennino Reggiano-, che stanno lottando per la salvaguardia della natura pubblica dei servizi socio-assistenziali, come case protette, assistenza domiciliare e centri diurni”.

Scrive la Funzione pubblica: “In più occasioni la politica locale ha giustificato spinte alla privatizzazione con la necessità di garantire equilibri finanziari ed eliminare peso gestionale dalle amministrazioni comunali, ma se è importante avere ‘i conti in ordine’, è altrettanto importante mantenere un presidio pubblico che faccia da riferimento alle realtà locali ed ai cittadini. Nel nostro territorio la popolazione anziana è in costante aumento, con conseguenti nuovi bisogni che vanno rilevati, monitorati e soddisfatti, anche rivedendo l’organizzazione dei servizi erogati fino a questo momento; pertanto, non riteniamo “leale” da parte degli amministratori pubblici cedere i propri servizi al privato, perché questo determinerebbe un allontanamento della politica dai cittadini e dai loro bisogni”.

Aggiunge il direttivo: “Inoltre, in un momento in cui la tendenza nazionale è quella di stabilizzare i lavoratori precari della pubblica amministrazione, in queste due realtà della nostra provincia si sta scegliendo la cessione dei lavoratori pubblici al privato oltre che e l’esternalizzazione dei servizi alla persona. I rischi sono: la perdita di contatto con i cittadini e i loro bisogni, la cessione delle responsabilità proprie del gestore pubblico, il peggioramento dei diritti dei lavoratori che vedranno la privatizzazione del loro contratto di lavoro, il peggioramento del la qualità dei servizi alla persona”.

Conclude la Cgil: “Le iniziative dovranno interessare tutte le categorie e la confederazione, allo scopo di coinvolgere i lavoratori, i cittadini, le istituzioni, le forze politiche in difesa dei servizi pubblici e per sostenere questi lavoratori coinvolti in prima persona che si stanno battendo per garantire dei servizi universali a tutela di tutti, questo in un’epoca in cui prevale nel mondo del lavoro l’individualismo”.