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Cronaca
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Pugno a un compagno, studente sospeso per 14 giorni

20 gennaio 2018 | 10:47
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Pugno a un compagno, studente sospeso per 14 giorni

Dagli scherzi alle botte: nei guai un ragazzo di 19 anni. La vittima, un suo conoscente di terza, ha 25 giorni di prognosi: denuncia d’ufficio

GUASTALLA (Reggio Emilia) – Una denuncia per lesioni personali e una sospensione da scuola per 14 giorni. Sono le pesantissime conseguenze per uno studente di un gioco manesco che si è trasformato lite nei corridoi di scuola. Protagonista in negativo della vicenda un ragazzo di 19 anni di origine nordafricana, frequentante la quinta classe nell’Istituto “Carrara” di Guastalla, vittima un 18enne suo conoscente (frequentante la terza) che – giovedì mattina – è finito all’ospedale per un pugno e ne è uscito con una prognosi di guarigione di 25 giorni. Un verdetto medico così pesante da prevedere una denuncia d’ufficio del picchiatore, che avendo 19 anni sarà giudicato come un adulto.

Il preside Francesco Senatore e il consiglio di classe, analizzata la situazione, hanno deciso poi di prendere la decisione di allontanare dalle lezioni il colpevole per due settimane. Se i provvedimenti sembrano molto severi, bisogna considerare che evidentemente la scuola è a conoscenza meglio di chiunque altro degli aspetti psico-caratteriali del giovane, che non sarebbe nuovo a intemperanze e atti di sopraffazione e sfida. Ovviamente alla punizione sarà affiancato un percorso educativo e riabilitativo, per far capire al “bullo” i propri errori:  il 19enne svolgerà lavori socialmente utili in un centro diurno sotto la supervisione della scuola e con l’associazione “Pro. Di. Gio”.

Secondo una prima ricostruzione della vicenda, i due ragazzi – che si conoscono e hanno anche giocato a calcio insieme – durante l’intervallo stavano scherzando “spintonandosi” e indossando una maschera da carnevale. Dagli spintoni e le manate, la situazione è degenerata fino al punto che il maggiore dei due ha sferrato all’altro un violentissimo pugno in pieno volto, mandandolo all’ospedale.