Mirabile denuncia il consigliere Pd Manghi: “Mi ha diffamato”

8 gennaio 2018 | 13:54
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Mirabile denuncia il consigliere Pd Manghi: “Mi ha diffamato”

Il presidente de La Caramella buona querela il notaio. Il consigliere Pd: “Eravamo in una riunione privata, mai detto che è un fascista. Ho affermato che ero contraria al progetto che ha presentato. Se vuole fare politica si accomodi”

REGGIO EMILIA – Roberto Mirabile, presidente de La Caramella buona, associazione che da anni si batte contro la pedofilia, ha deciso di querelare il consigliere comunale Pd, il notaio Maura Manghi perché avrebbe “pubblicamente e gravemente diffamato” lui e la sua associazione durante la cena degli auguri dello Zonta Club del 18 dicembre scorso.

I due, come noto, sono su posizioni politiche molto diverse. Mirabile è vicino alla destra e ha partecipato, nel novembre, al convegno sulla sicurezza (a cui peraltro era presente anche la Manghi in veste di osservatore Pd, ndr) organizzato dalla Rete dei Comitati Cittadini all’Hotel Astoria con il coordinatore della Rete Comitati Cittadini Corrado Grasselli, l’ex Sindaco di Verona Flavio Tosi e la criminologa Roberta Bruzzone.

Ha detto Mirabile a Reggio Sera: “La Manghi ha osteggiato questo progetto e ha sfruttato la sua carica politica in un contesto di beneficenza per dire che sono un fascista, che ho attegiamenti squadristi e che ho organizzato una manifestazione antidemocratica che era contro un giudice. Ha aggiunto che sono una persona chiacchierata e che la Caramella Buona è chiacchierata e che la sfrutto per motivi politici. Quando le hanno fatto notare che non era il caso di eprimersi con quei toni, ha rincarato la dose parlando di un noto giudice che avrebbe sparlato di me in un’occasione pubblica”.

La Manghi, raggiunta dal nostro giornale, replica: “Eravamo in una riunione privata, di un’associazione privata, con un gruppo di amiche. Ho detto che ero contraria a fare un’iniziativa con lui di lunga durata per un progetto come questo, perché politicamente non condivido le sue idee. Mai detto che è un fascista o uno squadrista. Ho detto che la sua fiaccolata davanti al tribunale contro quel giudice era stata inopportuna e ho aggiunto che ci sono persone che hanno condiviso le mie idee. Mi riservo di agire contro di lui, perché la sua è una diffamazione. Se vuole farne un caso politico, lo faccia pure”.

Ha scritto Mirabile nel comunicato inviato ai giornali: “Socie del nobile sodalizio benefico presentavano, durante la serata, un importante ed etico progetto in memoria della comune amica e compianto avvocato Vanda Giampaoli. In suo onore e ricordo, il Club zontiano voleva destinare importanti fondi all’intitolazione di una Casa Buona alla socia scomparsa, sempre sostenitrice de La Caramella Buona Onlus. In questa occasione Maura Manghi ha espresso, in presenza di trentacinque testimoni rimasti molto infastiditi dal suo comportamento, tanto da riferire l’accaduto al sottoscritto, frasi gravissime e diffamatorie nei miei confronti, come persona e in qualità di presidente della Onlus contro la pedofilia”.

Secondo quanto riporta Mirabile la Manghi avrebbe “avvalorato la sua diffamazione citando noti personaggi reggiani, coinvolgendoli – certamente a loro insaputa – nella squallida operazione. Fra queste persone citate, addirittura compare il nome di un noto giudice del nostro tribunale, che avrebbe a sua volta, sempre dalle dichiarazioni del presidente del collegio dei notai e consigliere comunale Maura Manghi, espresso pubblicamente parole negative sul sottoscritto e sull’operato dell’Associazione contro la pedofilia”.

Secondo Mirabile “molte delle persone presenti alla cena dello Zonta Club hanno subito contestato alla Manghi l’opportunità delle sue parole, pronunciate in pubblico, diffamanti e intrise di risentimento politico. Lei ha continuato, malgrado la censura delle altre socie, a diffamare il sottoscritto e La Caramella Buona Onlus, scontrandosi anche verbalmente con alcune persone, le quali mi hanno riferito giorni dopo il tutto, offrendosi testimoni attenti e obiettivi”.

Aggiunge Mirabile: “Si è addirittura permessa di coinvolgere, nelle frasi diffamatorie, un noto avvocato reggiano e soprattutto il giudice di cui prima accennato. Mi chiedo se una persona che riveste questi delicati ruoli si possa permettere impunemente tale ingnobile comportamento, compromettendo anche la categoria professionale di appartenenza. E’ chiaro che la Manghi ha voluto intromettere squallide, strumentali e inopportune motivazioni politiche quando invece si doveva affrontare quanto di più nobile ci sia, ovvero la concreta tutela dei bambini e delle donne : causa che deve accomunare senza appartenenze politiche e ideologie”.

E conclude: “Ho dato quindi mandato al mio avvocato di Roma, Monica Nassisi, lo stesso legale che segue il tristemente noto caso del pakistano pedofilo, di presentare denuncia querela nei confronti del notaio e consigliere comunale Maura Manghi, che invito a vergognarsi e di cui, come cittadino reggiano, chiedo se sia opportuna la sua presenza in consiglio comunale”.