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“Mediopadana, una stazione che soffre di crisi di identità”

24 gennaio 2018 | 17:44
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“Mediopadana, una stazione che soffre di crisi di identità”

Duilio Cangiari (Verdi): “Il paradosso è che uno snodo ferroviario strategico europeo è raggiungibile praticamente solo in auto”

REGGIO EMILIAInaugurata nel 2013, la stazione Medipopadana ancora nel 2017 soffre una crisi di identità. Ancora adolescente non riesce a diventare vero punto di riferimento di un sistema di mobilità di bacino Mediopadano ferroviario. Certamente il potenziamento e miglioramento del sistema della sosta è esigenza innegabile ma assolutamente parziale come risposta. La fotografia che ne uscirà , a proposito dell’immagine complessiva della città, non sarà così bella come ci si aspetta. Anzi vedremo una bella struttura che galleggia in un mare di lamiere.

Se la logica è questa, a fronte dell’auspicabile incremento ulteriore dei passeggeri, non avremo terreni sufficienti per ripotenziare il sistema della sosta. Una rincorsa senza fine destinata al fallimento, come è ovvio a tutte le persone di buonsenso. Rimane ancora drammaticamente aperto il tema dello sviluppo delle potenzialità di bacino della stazione. Non abbiamo notizia di nessuna proposta di integrazione ferroviaria con il resto del sistema nazionale o Europeo. L’unico collegamento ad oggi disponibile è con la linea Reggio Guastalla.

Il paradosso è che uno snodo ferroviario strategico europeo è raggiungibile praticamente solo in auto. E’ del tutto evidente come negli ultimi anni si sia indebolita la capacità di progetto e di intervento della politica locale , come già più volte segnalato, tanto e vero che anche della pur non esaltante proposta di qualche anno fa, del PD reggiano, di lavorare per il collegamento ferroviario con Mantova non vi è più traccia.

Sul piano locale occorre ridurre la pressione del traffico su via Gramsci, non aumentarla e porsi l’obiettivo di dimezzare i veicoli in transito. Va sviluppato un coordinamento permanente con le imprese cominciando dalle più importanti (ad es. Max Mara e Coopservice) per avviare piani di mobilità alternativa. Rimane indispensabile prevedere un forum permanente sulla mobilità con tutti i soggetti economici e sociali , coordinato dal Comune di Reggio, dove costruire accordi attorno a progetti condivisi con l’obiettivo strategico di ridurre le auto circolanti.

Si deve lavorare per fare della Mediopadana un terminal dotato delle migliori tecnologie e servizi rivolti a passeggeri: market del prodotto locale, taxi , navette , accoglienza con spazi di relax e ristoro e possibilità di tenere aperto lo scalo fino a tarda sera con iniziative dedicate.