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Disastro ferroviario, Trenord scrive “inconveniente”. E il web si infuria

25 gennaio 2018 | 17:28
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Disastro ferroviario, Trenord scrive “inconveniente”. E il web si infuria

Proteste dei cittadini: “La vita di una persona non è un inconveniente tecnico’”

REGGIO EMILIA – Proteste sul web per la segnalazione della società Trenord dopo l’incidente ferroviario alle porte di Milano. Sui tabelloni elettronici in stazione e attraverso il profilo twitter, la società aveva parlato in un primo momento di “inconveniente”. La foto della segnalazione ha fatto infuriare i social in questo momento di dolore per le vittime del deragliamento, avvenuto a Seggiano di Pioltello.

Tra questi, alcuni recitano: “La vita di una persona non è un inconveniente tecnico”.
“Circolazione interrotta tra Treviglio e Milano a causa di un inconveniente tecnico a un treno”, si leggeva nel tweet di Trenord delle 8.09. “L’inconveniente tecnico si chiama deragliamento. E ci sono dei morti” fa notare Daniele Banfi su twitter. “Inconveniente tecnico? 100 feriti, 10 gravi, 2 morti… disumano” scrive Carlos Almiron.

“Il deragliamento di un treno che ha causato morti e una cinquantina di feriti oggi viene definito da #Trenord “inconveniente tecnico”. Non commento, meglio” aggiunge sempre su twitter Simona Bellocci.

“#trenord siete scandalosi,- aggiunge Ilaria Possenti – non potete annunciare ritardi per un inconveniente sulla linea quando è deragliato un treno!”. “Male e malissimo. Usiamo le parole – prega Paulo R. – come si dovrebbero usare. Già fate pena in tutto, vi prego almeno su i social un linguaggio corretto per questo brutto momento”. “Ma un minimo di vergogna no ? Inconveniente tecnico! – sbotta Alba Cosentino – DISASTRO FERROVIARIO CON MORTI E FERITI…” .

“Alla faccia dell’eufemismo!!!” si accoda l’utente Palla. Per far capire meglio il concetto, The Wickedly talented posta una foto del treno deragliato con la didascalia: “Inconveniente tecnico?”. Valeria Capellaro gli risponde che “scrivere in una comunicazione ufficiale dettagli di morti e feriti, magari prima che i soccorsi abbiano finito, mi sembra peggio”, ma la sua è una voce isolata tra le tante critiche.