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Davos, Fmi alza stima su Pil Italia: incerta presenza Trump

22 gennaio 2018 | 17:51
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Davos, Fmi alza stima su Pil Italia: incerta presenza Trump

Prevista una espansione dell’1,4% nel 2018 e dell’1,1% nell’anno successivo. ‘Da voto rischio per riforme’

REGGIO EMILIA – Il Fondo monetario internazionale alza la stima di crescita dell’Italia: nell’aggiornamento del suo World Economic Outlook, presentato a margine dei lavori del WOrld Economic Forum, il Fmi prevede ora un’espansione dell’1,4% nel 2018 e dell’1,1% nell’anno successivo. Le due stime sono migliorate rispettivamente di 0,3 e 0,2 punti percentuali rispetto al precedente ‘Weo’ e il Fmi parla di “una spinta più forte dalla domanda esterna” e dall’export.

“Le incertezze politiche – si legge nell’aggiornamento del suo World Economic Outlook dell’Fmi – creano rischi nella realizzazione delle riforme o la possibilità di un ri-orientamento dell’agenda, anche nel contesto delle elezioni in arrivo in diversi Paesi” fra cui Italia, Messico, Brasile.

“I bassi tassi d’interesse hanno portato ad accumularsi delle vulnerabilità potenzialmente gravi nel settore finanziario – ha detto Christine Lagarde -. Abbiamo visto un notevole aumento del debito in molti Paesi e dobbiamo tenere la guardia alta”. Il direttore generale del Fondo monetario internazionale ha poi invitato i leader mondiali a “riparare il tetto” delle ‘rispettive abitazioni’ ora che la ripresa globale sta correndo.

“Siamo piuttosto ottimisti – ha detto ancora Lagarde – per le prospettive di breve termine, ma il medio termine ci dà qualche preoccupazione”.

Intanto appare incerta la presenza di Trump al vertice a causa dello shutdown. “Non so se sia possibile. Immaginerei di no. La nostra priorità è la riapertura del governo”. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Sarah Huckabee Sanders sulla partecipazione del presidente Usa Donald Trump a Davos in caso di prolungato shutdown. Il direttore per gli affari legislativi alla Casa Bianca, Marc Short, ha detto a Fox Business Network che la presenza di Trump a Davos “diventa logisticamente sempre più difficile se il governo è in shutdown”.