Il processo alla 'ndrangheta |
Cronaca
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Aemilia, Ciconte: “‘Ndrangheta qui da anni ’70 per la droga”

11 gennaio 2018 | 16:24
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Aemilia, Ciconte: “‘Ndrangheta qui da anni ’70 per la droga”

L’esperto di mafie oggi in aula: “Soggiorni obbligati, scelta infelice e dannosa”

REGGIO EMILIA – A dare il via alla penetrazione della ‘ndrangheta al nord “e’ stato il soggiorno obbligatorio, una scelta infelice che ha prodotto dei danni, ha portato presenze in zone dove non c’erano”. Ma nel caso specifico di Reggio Emilia, dove si celebra il maxi processo Aemilia contro la “locale” criminale di Cutro, “probabilmente i cutresi sono arrivati anche prima, negli anni ’70. Come in tutti i fenomeni di immigrazione accanto ai lavoratori arrivano i criminali”.

Parola di Enzo Ciconte, studioso di mafie e per anni consulente per la legalita’ del Comune di Reggio, ascoltato oggi nel processo come testimone della Corte. Spiega Ciconte: “I soggiornanti obbligati che sono venuti qui e i lavoratori che sono venuti qui, hanno capito che qui avete la nebbia, non avete il mare che abbiamo noi, ma avete i soldi. Fanno una scelta di venire apposta. Vengono a lucrare qua”.

In merito al discorso della presenza criminale fin dagli anni ’70, lo studioso cita anche “un personaggio come Francesco Fonti che e’ stato mandato apposta dalla sua cosca ad organizzare il traffico degli stupefacenti, fra Reggio Emilia e Modena”.