Novellara, inseguimento nella notte: i ladri fuggono a piedi

21 dicembre 2017 | 15:14
Share0
Novellara, inseguimento nella notte: i ladri fuggono a piedi

I carabinieri intercettano a San Rocco di Guastalla alcuni malviventi che fanno parte della banda casseforti: recuperata auto rubata con “kit banda”

NOVELLARA (Reggio Emilia) – I carabinieri di Novellara, coadiuvati dal nucleo radiomobile della compagnia di Guastalla, hanno intercettato una banda di malviventi appartenenti a una delle batterie della “banda delle casseforti” che, all’imbrunire, entrano nelle abitazioni rubando preziosi e denaro custoditi all’interno di casseforti che riescono ad aprire con l’utilizzo dei flessibili per poi fuggire a bordo di auto che, a volte, rubano nelle abitazioni prese di mira grazie alle chiavi che trovano nelle case.

L’allarme è arrivato intorno alle 17,50 in seguito alla segnalazione della presenza a San Rocco di Guastalla di una Renault Capture, rubata un mese fa a Sant’Ilario, già oggetto di ricerche tra la bassa reggiana e mantovana, ma anche nel distretto ceramico reggiano–modenese, in quanto era nella “black list” dei carabinieri reggiani che, da settimane, ne stavano seguendo i movimenti per intercettarla in quanto gli occupanti erano stati segnalati come autori di furti in abitazione.

Nella zona sono arrivate diverse pattuglie del compagnia di Guastalla, tra cui quella della stazione di Novellara che a San Berardino di Novellara hanno intercettato l’auto con a bordo tre malviventi dando vita a un inseguimento a folli velocità che si è concluso dopo alcuni chilometri quando i malviventi, tallonati dai carabinieri, hanno abbandonato l’auto e sono fuggiti a piedi per i campi.

Che i tre appiedati dai militari fossero i membri di una batteria appartenente al più nutrito e famigerato popolo della banda delle casseforti, è stato rivelato dal rinvenimento del kit in uso a tali malviventi costituito non solo da strumenti da scasso (cacciaviti, piedi di porco e tenaglie) ma anche da accessori per il travisamento (cappellini di lana e passamontagna), nonché da flessibili solitamente utilizzati per aprire le casseforti.

Sull’auto rubata i militari hanno proceduto all’esaltazione delle impronte digitali che saranno inviate al Reparto Investigazioni Scientifiche Carabinieri di Parma per le indagini di comparazione con i soggetti pregiudicati censiti in Banca Dati.