Novellara, stato di agitazione all’istituzione Millefiori

11 dicembre 2017 | 15:31
Share0
Novellara, stato di agitazione all’istituzione Millefiori

Contro la decisione del Comune di procedere con la trasformazione dell’Istituzione in Azienda Speciale. Il Comune: “Millefiori, la priorità è mantenere la governance sui servizi e garantire la qualità”

NOVELLARA (Reggio Emilia) – Non ci stanno le lavoratrici dell’Istituzione Millefiori davanti all’orientamento del Comune di Novellara di procedere con la trasformazione dell’Istituzione in Azienda Speciale. Riuniti in assemblea sindacale insieme a Fp Cgil e Cisl Fp lo scorso 6 dicembre “esprimono forte disappunto e contrarietà rispetto all’orientamento più volte manifestato” e proclamano lo stato di agitazione.

“Più volte già i dipendenti dell’istituzione hanno chiesto all’amministrazione di non vedersi trasformato il contratto di lavoro – spiegano i sindacati – con la conseguente perdita di diritti ed economie proprie del contratto attualmente in vigore, pur continuando il proprio lavoro in un Ente Pubblico che costituisce un patrimonio per la comunità come per chi ci lavora”.

Ma l’amministrazione novellarese sembra andare avanti per la propria strada. A livello distrettuale “Bassa reggiana” questa scelta rischia di pregiudicare l’unitarietà delle politiche di welfare per i servizi agli anziani di questo territorio. “E’ un operazione quella del Comune di Novellara che, nella nostra Provincia, rischia di esporre seriamente il distretto all’abbassamento dei livelli qualitativi dei servizi pubblici in una delle aree, quella degli anziani e delle famiglie, più fragili – sottolineano Fp Cgil e Cisl Fp -. Non si comprende come le diverse amministrazioni comunali della Bassa reggiana collaborino da tempo proficuamente nella gestione congiunta di diverse aree di welfare, mentre per i servizi socio assistenziali non trovino un accordo”.

“Ciò che maggiormente delude è l’atteggiamento degli Amministratori dell’Unione che non prendono una posizione politica di indirizzo chiara ed unitaria – continuano – che, come prevede il Piano Socio-Sanitario della Regione Emilia Romagna, individua l’ASP, peraltro già presente sul territorio distrettuale, come soggetto preposto per la gestione delle politiche sociali ed assistenziali. Non è chiara nemmeno la posizione dei sindaci che durante gli incontri si dichiarano favorevoli rispetto agli indirizzi della Regione, che indica un percorso di unificazione dei servizi, mentre nella realtà nessuno si responsabilizza facendosi carico di una scelta pubblica e chiara”.

Per questi motivi le Organizzazioni sindacali hanno proclamato lo stato di agitazione del personale dell’Istituzione Millefiori per la difesa del proprio lavoro pubblico e dei propri diritti. “Confidiamo contestualmente nel fatto che la politica locale venga richiamata alle proprie responsabilità sul nostro territorio – concludono Fp Cgil e Cisl Fp – in cui non-scelte rischiano di compromettere i servizi di welfare nonché i diritti dei lavoratori”.

Il Comune: “Millefiori, la priorità è mantenere la governance sui servizi e garantire la qualità”
L’istituzione ‘I Millefiori’ da 15 anni gestisce i servizi sociali come ente strumentale del comune di Novellara. Da diversi anni i vincoli in materia di spesa di personale introdotti dal legislatore stanno minando sempre più la flessibilità organizzativa e la capacità assunzionale del Comune stesso, con conseguenze a medio termine anche sulla qualità dei servizi. Per questo motivo l’amministrazione con l’inizio del suo mandato ha intrapreso un percorso di analisi, tutt’ora in fieri, per trovare gli strumenti per far fronte ai vincoli assunzionali ma allo stesso tempo mantenere la gestione pubblica e diretta dei servizi con contestuale sostenibilità di bilancio per garantire e migliorare la qualità dei servizi che da sempre caratterizza Novellara. Uno degli strumenti individuati è l’azienda speciale, ente strumentale pubblico con una fiscalità più favorevole rispetto ad altre ipotesi in campo (l’asp su tutte). Capiamo le ragioni delle OOSS ma allo stesso tempo vogliamo trovare il modo di dare prospettiva ai servizi per svilupparli ulteriormente senza ricorrere all’esternalizzazione al privato, scenario ormai sempre più frequente. In tutto questo percorso nel quale i dipendenti son stati coinvolti fin da subito, faremo di tutto per garantire e se possibile migliorare i loro diritti acquisiti e i relativi istituti contrattuali. Siamo consapevoli che la qualità del servizio dipende dal quotidiano impegno dei lavoratori che non è mai mancato anche in condizioni di difficoltà. È per questo che intendiamo, nel caso tale orientamento avrà un seguito, aprire un tavolo per costruire per loro le migliori condizioni possibili.