L’Università pronta ad entrare a Palazzo da Mosto

15 dicembre 2017 | 13:25
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L’Università pronta ad entrare a Palazzo da Mosto

Il rettore: “Sarà sede di prorettorato e di master. Fatta offerta per affitto alla Manodori”. Avviati contatti con il vescovo per adibire la chiesa sconsacrata di San Domenico ad aula magna

REGGIO EMILIA – L’Universita’ di Modena e Reggio Emilia e’ pronta ad affittare dalla Fondazione Manodori “Palazzo da Mosto”, per insediare nel prestigioso edificio reggiano del centro storico gli uffici del prorettorato e la sede di master di alto livello. Lo annuncia questa mattina il rettore Angelo Andrisano (foto), facendo il punto sullo sviluppo dell’edilizia a servizio dell’Ateneo, nell’assemblea convocata con i rappresentanti dei dipartimenti, i docenti e i ricercatori. Per Reggio non si tratta dell’unica novita’.

Infatti, anche se si tratta di un progetto di “medio periodo”, il rettore ha avviato contatti con il vescovo Massimo Camisasca, per adibire la chiesa sconsacrata di San Domenico ad aula magna, sopperendo alla carenza di aule di grandi dimensioni che sconta la sede reggiana di Unimore. Piu’ avanzate le trattative su Palazzo Da Mosto, in cui l’universita’ ha gia’ presentato un’offerta economica alla Fondazione.

Spiega dunque Andrisano: “C’e’ l’opportunita’ che si e’ presentata di utilizzare palazzo Da Mosto nel centro storico di Reggio, stiamo discutendo con la fondazione Manodori per valutare l’impiego del palazzo che e’ gia’ pronto e ristrutturato da poco e che bisogna solo arredare ed entrare”. In particolare, “stiamo pensando di utilizzare questa sede – ovviamente guardando alle condizioni economiche e per questo abbiamo fatto un’offerta alla Fondazione Manodori – che potrebbe essere una valvola di sfogo per alcune mansioni che vogliamo riorganizzare. Penso a uffici importanti come il prorettorato o a sedi per master di livello”.

Palazzo Da Mosto, viene sottolineato, e’ una “sede prestigiosa” che “ben si presta ad accogliere laureati gia’ inseriti nel mondo del lavoro con aspirazioni dirigenziali, attraverso corsi di perfezionamento”. Poi, continua Andrisano, “a Reggio abbiamo il problema delle grandi aule: sono in contatto con il vescovo per un eventuale uso della chiesa di San Domenico, come aula da magna. Stiamo inziando a parlarne con i tecnici, potrebbe essere una sede adeguata per l’aula magna da utilizzare anche per lezioni, in collaborazione con l’adiacente istituto musicale Peri”. In questo caso, sottolinea pero’ il rettore, “parliamo di una iniziativa importante, ma nel medio periodo”.

Infine, “stiamo valutando anche altri spazi in collaborazione con il Comune sia per la didattica, sia per l’ospitalita’ degli studenti”. Passando al campus del San Lazzaro, terza grande area dell’Universita’ insieme ai complesso della Caserma Zucchi e di via Fogliani, Andrisano ricorda: “L’Ateneo ha accantonato i soldi per comprare i terreni su cui costruire i padiglioni di Ingegneria e Agraria. Ora in collaborazione con Ergo si studia l’ampliamento di Villa Marchi e la creazione di strutture sportive adiacenti”. Il progetto pero’ “e’ ancora allo studio e soprattuto non c’e’ copertura finanziaria per i laboratori”.