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New York, killer interrogato: “Io orgoglioso dell’attacco”

1 novembre 2017 | 18:02
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New York, killer interrogato: “Io orgoglioso dell’attacco”

La polizia: “Il killer ha seguito indicazioni Isis”. Trump: “Animale, va rinchiuso a Guantanamo”. Il governatore Andrew Cuomo e il sindaco de Blasio contro Trump: “I suoi tweet anti immigrati servono solo a dividerci”

REGGIO EMILIA – Gli investigatori sono riusciti a parlare con Sayfullo Saipov, il killer di New York. L’aggressore è in ospedale, dove è ricoverato dopo un intervento chirurgico, e si sarebbe mostrato abbastanza “collaborativo. Nel suo computer è stato trovato materiale legato all’Isis”. Per il governatore di New York, Andrew Cuomo, è un “lupo solitario” che si è “radicalizzato” negli Stati Uniti.

L’attentatore ha detto agli investigatori che avrebbe continuano a uccidere lungo la pista ciclabile se il furgoncino non si fosse scontrato con il pulmino di una scuola limitrofa. L’uomo si sarebbe anche detto “orgoglioso” dell’attacco.

Il presidente Donald Trump ha detto: “Basta col politically correct nel rispondere al terrorismo. L’attentatore è un animale che ha fatto entrare altra gente negli Usa. Era il punto di contatto di almeno 23 persone. Chiederò al Congresso di porre fine alla lotteria della carta verde”. E mentre il presidente pensa di spedire Saipov a Guantanamo, il governatore dello stato di New York, Andrew Cuomo, critica Trump per i tweet contro gli immigrati e contro il senatore Schumer, che con la sua politica sull’immigrazione avrebbe permesso all’uzbeko di entrare negli Usa grazie alla green card vinta alla lotteria. “I suoi tweet non sono di aiuto – le parole di Cuomo -, servono solo a dividerci, quando il il tono dovrebbe essere esattamente all’opposto”. Gli fa eco il sindaco Bill de Blasio, l’altra metà della Grande Mela: “L’ultima cosa che il presidente o chiunque dovrebbe fare è politicizzare questa tragedia”. In conferenza stampa con Miller, de Blasio e Cuomo riferiscono di non aver ricevuto chiamate da Trump.

Sayfullo Habibullaevic Saipov, 29 anni, di origini uzbeke: vive a Tampa, in Florida, e sarebbe arrivato negli Stati Uniti dal 2010. E’ stato neutralizzato dalla polizia un chilometro dopo la strage, mentre gridava ”Allah u Akhbar”. Per il presidente Usa Donald Trump, che ha immediatamente twittato, e’ stato ”un altro attacco da parte di una persone malata e folle, ho ordinato di rafforzare i controlli”. Il sindaco di New York Bill de Blasio ha detto che si e’ trattato di ”un atto terroristico particolarmente codardo”.

Saipov ha lasciato un bigliettino vicino al furgoncino usato per l’attacco, nel quale ha scritto che agiva per l’Isis. Il killer ieri ha fatto tornare il terrore a poche decine di metri dal World Trade Center a New York, il ‘Ground Zero’ dell’11 settembre. Alle tre del pomeriggio con il suo camion è piombato su una delle più affollate piste ciclabili di Manhattan facendo una strage: almeno otto morti e una quindicina di feriti.
Tra le vittime un cittadino belga e cinque argentini. “Italia abbraccia New York colpita dall’attentato. Vicini alle famiglie e alle autorità contro il terrore”, scrive su Twitter il premier Paolo Gentiloni