Mafie a Reggio, M5S e Sinistra invocano lo Stato

29 novembre 2017 | 18:18
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Mafie a Reggio, M5S e Sinistra invocano lo Stato

“Dopo l’omicidio di Reggiolo e i roghi serve una risposta forte”

REGGIO EMILIA – Dopo l’omicidio di Reggiolo e i roghi dolosi ad auto di calabresi registrati negli ultimi giorni in provincia di Reggio Emilia, “fondamentale e’ non restare in silenzio: dobbiamo alzare la voce per ribadire che il nostro territorio non puo’ accettare episodi di questo tipo”.

L’appello arriva dalla deputata del M5s Maria Edera Spadoni che insieme alla consigliera nell’Unione dei Comuni della Bassa, Elena Mazzoni, auspica: “La risposta delle istituzioni deve essere forte, perche’ “sono in ballo le fondamenta stessa del nostro vivere civile e democratico”.

Il Movimento 5 stelle, concludono Spadoni e Mazzoni “c’e’ e ci sara’ sempre quando si parla di lotta alla mafia, al di la’ dei diversi schieramenti politici. Ma ribadiamo che non si possono fare sconti a nessuno. Se c’e’ stata una sottovalutazione del fenomeno e un conseguente radicamento mafioso, bisognera’ che i responsabili rendano conto di questo”.

Anche la Sinistra unita reggiana (Possibile, Mdp e Sinistra Italiana) ritiene che “l’attenzione dello Stato a quanto avviene nel nostro territorio debba essere alta, perche’ cio’ che e’ avvenuto e sta avvenendo non si affronta solamente con azioni di natura locale che, anche dove sono state messe in campo, rischiano di non essere sufficienti”. Intanto oggi un nuovo Comune della provincia di Reggio Emilia entra nella rete “mafia free”. Si tratta di Carpineti nell’Appennino. La prima amministrazione ad aderire al circuito e’ stata nel 2015 quella di Castelnovo Monti, guidata dal sindaco Enrico Bini.