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Evoluzione dei servizi bancari ed esuberi

3 novembre 2017 | 15:43
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Evoluzione dei servizi bancari ed esuberi

Se n’è parlato al congresso provinciale della Federazione autonoma bancari italiani

REGGIO EMILIA – La tecnologia che avanza facilita la vita in tantissimi ambiti, dalla medicina, alla comunicazione, ma perfino al quotidiano. Però è innegabile che tutta questa automazione e tutta questa digitalizzazione abbiano anche un risvolto negativo. Basta pensare a tutti i nuovi software che stanno iniziando a essere usati soprattutto in UK e USA e che andranno, magari non domani, a sostituire ogni giorno di più il lavoro degli avvocati. Ma se per questa eventualità occorre ancora diverso tempo, per altre realtà la campanella è già suonata.

Home banking, l’inizio degli esuberi
Una volta si doveva andare in banca, allo sportello, per fare qualsiasi tipo di operazione. File interminabili, grosse perdite di tempo, soprattutto per i professionisti che tempo non ne hanno mai, e costi. Con l’avvento dell’home banking questi costi sono stati tagliati di netto e i vantaggi per i clienti sono davvero tanti. Ora basta un semplice click per fare diverse operazioni, molte delle quali sono sempre gratuite o vi è un determinato limite stabilito dal contratto, che rientrano nella gratuità.

Oggi si può avere una qualsiasi informazione inerente il proprio conto in qualsiasi momento, si può fare un bonifico o pagare una bolletta delle utenze in qualsiasi località ci si trovi, semplicemente con un touch dal proprio smartphone o tablet, e questo è certamente un vantaggio innegabile. Ma l’altra faccia della medaglia è che c’è qualcuno che ha subito dei danni da questa tecnologia.

L’evoluzione dei servizi bancari infatti, ha fatto sì che si venissero a creare diversi esuberi e tanti dipendenti sono stati praticamente mandati a casa, con intere famiglie che si sono ritrovate senza un posto di lavoro dall’oggi al domani.

Congresso provinciale della Federazione autonoma bancari italiani
Gli esuberi su tutto il territorio nazionale sono stati stimati nel numero di circa 25mila persone da qui fino al 2020. In Italia però le cose non vanno poi così male perché si è riusciti a far fronte a questo fenomeno e a gestire gli esuberi. Questo è stato appunto il tema centrale del congresso provinciale di Reggio Emilia dove si è parlato a lungo di questa emergenza globale.

Nel nostro Paese però le uscite sono state tutte volontarie e con una quota di nuovi assunti in ingresso. Si è dunque riusciti a far fronte al licenziamento imposto e ogni 3,5 uscite è stato assunto un giovane, chiaramente con contratto a tempo determinato, ma non è detto che questa sia una cosa negativa.

Cosa cambia per i clienti
Per  i clienti delle banche invece sono certamente più i vantaggi, e di contro non cambia niente per via dell’implementazione della tecnologia, i servizi restano gli stessi, dalla gestione del conto corrente, alla richiesta delle carte di credito a saldo (maggiori informazioni su http://www.cartedipagamento.com/carte_di_credito_classiche.htm), al pagamento di f24.