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Caos calcio, Tavecchio lascia e attacca: “Speculazione al limite”

20 novembre 2017 | 20:00
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Caos calcio, Tavecchio lascia e attacca: “Speculazione al limite”

L’ira del presidente: “Prendo atto del cambiato atteggiamento di alcuni di voi. Io mi sono dimesso, Consiglio federale no”. Elezioni entro 90 giorni

REGGIO EMILIA – Dimissioni e accuse. Carlo Tavecchio lascia la sua poltrona alla Figc e attacca. Le Leghe, che gli hanno “voltato le spalle”, la “speculazione politica ormai arrivata al limite”. Tavecchio si è dimesso in Consiglio federale. “Ambizioni e sciacallaggi politici hanno impedito di confrontarci sulle ragioni di questo risultato”, ha detto a quanto ha appreso l’Ansa, prima di chiedere le dimissioni di tutto il consiglio.

“Ho preso atto del cambiamento di atteggiamento di alcuni voi”, ha poi aggiunto rivolto ai consiglieri. “Il Consiglio federale resta in carica, Tavecchio si occuperà della gestione ordinaria fino a nuove elezioni che dovranno essere indette entro 90 giorni”. Così Gabriele Gravina, presidente della Lega Pro, ha fotografato la situazione in Federcalcio a seguito delle dimissioni del presidente Carlo Tavecchio.

“Prendo atto della decisione del presidente Tavecchio – ha aggiunto Gravina – spero che in tempi brevi vi sia la convocazione di un’assemblea come espressione democratica, nella speranza che tutte le espressioni di questo mondo possano esprimere una progettualità innovativa e rivoluzionaria. Non sono sorpreso dalle dimissioni di Tavecchio, ma dispiaciuto per le modalità di gestione, il presidente avrebbe dovuto darci la possibilità di replicare. Il commissario non è previsto dallo Statuto”, conclude.

Tavecchio: “Io mi sono dimesso, Consiglio federale no”
“Ho rassegnato le dimissioni e per mero atto politico le ho chieste al Consiglio, ma nessuno le ha rassegnate. Siamo arrivati a un punto di grandi speculazioni. La Lega Pro non è mai stata alleata, la settimana scorsa mi era stato inviato il documento programmatico”. Lo ha detto l’ormai ex presidente Figc, Carlo Tavecchio, nella conferenza stampa seguita al consiglio federale.

“Tutto è avvenuto mentre non c’erano i vertici delle Leghe, bastava aspettare dieci giorni ha ripetuto più volte Tavecchio – Io ho fatto il commissario della Lega di Milano nell’interesse di altri non mio. Questo è stato preso come atto di riverenza, noi riverenze non ne facciamo”. “Ieri sera il presidente del Coni ha detto che il ct lo aveva scelto Lippi, io ho sempre detto che lo aveva scelto Carlo Tavecchio – sottolinea il presidente dimissionario – E Carlo Tavecchio paga per avere scelto Ventura. Abbiamo perso il Mondiale ed è qualcosa che diventa tragedia. Se quel palo fosse stato gol io sarei diventato un campione. Ditemi quali sono i risultati delle altre Federazioni. Qualcun altro ha fatto il seme, io raccolgo i frutti. Chi è andato a Istanbul per organizzare la questione dell’Uefa. Chi ha fatto certe operazioni di politica internazionale? Chi ha favorito che l’Italia avrà in futuro quattro squadre in Champions?”.

“Quando oggi ho avuto la sensazione che la mia componente (la Lnd, ndr), nella quale ho vissuto per 18 anni, ha fatto considerazioni che non promettevano sostegno, non ci ho pensato un attimo e mi sono dimesso per un atto politico e non sportivo”. Così il presidente dimissionario della Figc, in conferenza stampa ha spiegato i motivi del passo indietro. “Carlo Tavecchio – ha aggiunto parlando in terza persona – paga per avere scelto Ventura. Abbiamo perso il Mondiale ed è qualcosa che diventa tragedia”.