Pista ciclabile, in bici da Reggio a Rubiera

18 ottobre 2017 | 16:06
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Pista ciclabile, in bici da Reggio a Rubiera

Via libera della giunta al progetto da 220mila euro: il chilometro che collega Reggio con Bagno sarà terminato nel 2018

REGGIO EMILIA – La rete ciclabile di Reggio Emilia – ben oltre 200 chilometri – si arricchisce con un nuovo tratto, di circa un chilometro, che consentira’ di raggiungere sulle due ruote le ville di Masone e Bagno, collegando di fatto la citta’ con il centro abitato di Rubiera. Il progetto esecutivo, approvato dalla giunta e finanziato con 220.000 euro non e’ di scarsa importanza, perche’ permette di ultimare la Ciclovia 1 est, cioe’ una delle principali parallele alla via Emilia.

L’opera pubblica, oltre a garantire piu’ sicurezza a ciclisti e pedoni su una strada tra le piu’ trafficate della provincia, risponde alla necessita’ di diffondere l’utilizzo della bicicletta come mezzo di trasporto primario e sostenibile, concorrenziale all’auto negli spostamenti casa-lavoro o nel tempo libero in territorio urbano. Il nuovo tratto portera’ a 216, i chilometri di estensione della rete di piste ciclopedonali gia’ presenti a Reggio Emilia, a cui si aggiungono oltre 23 chilometri di greenway.

“Parliamo della strada piu’ trafficata del nostro territorio comunale, dove la presenza di mezzi pesanti e l’altissimo traffico rendevano impossibile qualsiasi alternativa ad una pista ciclabile in sede propria” spiega l’assessore a Infrastrutture del territorio e Beni comuni Mirko Tutino. Per questo, “si e’ pensato ad una progettazione rispettosa del contesto agricolo che la circonda e che- grazie all’utilizzo della fascia di rispetto stradale che e’ gia’ di proprieta’ pubblica- riduce al minimo i tempi di realizzazione. Ora si puo’ dire: nel corso del 2018 l’opera sara’ quindi realizzata”.

L’associazione Reggio citta’ aperta obietta pero’ che nonostante i numerosi chilometri di piste ciclabili a disposizione, il loro utilizzo e’ diminuito negli ultimi quindici anni, passando dal 9,5% al 9%, mentre la mobilita’ individuale in auto rappresenta oggi i due terzi del totale. Da qui discendono due proposte all’amministrazione comunale e in dettaglio l’utilizzo dell’applicazione “wecity” gia’ in uso a Bologna per chi sceglie di spostarsi per lavoro in bicicletta, riconoscendo benefici fiscali alle imprese i cui dipendenti aderiscono al sistema e premi ai cittadini che si muovono in maniera sostenibile (a piedi, in bici, in autobus o in treno, con il car sharing e in car pooling”, coinvolgendo i negozi di prossimita’ e i piccoli produttori locali.

“Le abitudini dei cittadini- conclude il portavoce dell’associazione Francesco Fantuzzi- possono essere cambiate se i cittadini le percepiscono non soltanto come utili, ma anche convenienti.