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I dieci anni del Pd: all’Eliseo leader vecchi e nuovi ma tanti gli assenti

14 ottobre 2017 | 09:14
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I dieci anni del Pd: all’Eliseo leader vecchi e nuovi ma tanti gli assenti

E’ iniziata la festa a Roma per il decimo compleanno del Partito democratico. Orfini: “Grazie a militanti che lo rendono forte”. E.Letta: “Riconoscenza e nostalgia”

REGGIO EMILIA – Con l’inno dell’Ulivo, “La Canzone Popolare di Fossati”, prende il via all’Eliseo la festa per i 10 anni del Pd. Pesa in sala l’assenza di Romano Prodi e di big storici come Arturo Parisi e Francesco Rutelli ma nelle prime file siede Franco Marini, omaggiato come un padre nobile.

Con la regia di Walter Veltroni, parleranno oltre al primo segretario dem il premier Paolo Gentiloni e Matteo Renzi. Presenti tanti ministri, da Franceschini a Lotti, da De Vincenti a Poletti e Fedeli, ma manca, a quanto si apprende, il leader della minoranza dem Andrea Orlando.

“Se il Pd esiste il merito è di tanti militanti e volontari che ogni giorno – quando è facile e quando è difficile – lo rendono più forte con orgoglio e passione. Grazie a loro e buon compleanno a tutti #10anniPD”. A scriverlo su Facebook è Matteo Orfini, presidente del Pd.

“Per #10anniPD con riconoscenza e nostalgia penso ai tanti entusiasti ed esigenti militanti, veri protagonisti della storia del Pd”. Lo scrive su Twitter Enrico Letta.

Gli interventi al Teatro Eliseo a Roma per i 10 anni del partito
“Il Pd nacque con 10 anni di ritardo doveva essere il consolidamento dell’Ulivo, il governo Prodi del ’96 fu il migliore della storia repubblica in primo luogo per l’autorevolezza di chi lo presiedeva: Romano Prodi. Ma l’esperienza finì uccisa da due mali storici della sinistra, il massimalismo e le divisioni”. Così Walter Veltroni, primo segretario Pd, comincia il suo intervento. “Perchè non c’è”, grida qualcuno dalla platea tra gli applausi per il fondatore dell’Ulivo.

Rosatellum e addii rovinano decennale
Decennale dal retrogusto un po’ amaro per il partito democratico, che oggi festeggerà le dieci candeline in un clima di forte contrapposizione all’interno del centrosinistra. Matteo Renzi, dal palco del teatro Eliseo, dopo gli interventi di Walter Veltroni e Paolo Gentiloni, farà di tutto per rilanciare il ruolo di un partito che punta a fare da argine alle destre e al populismo.