Baby rapinatrice arrestata dai carabinieri

8 ottobre 2017 | 10:35
Share0
Baby rapinatrice arrestata dai carabinieri

Con la complicità di due amici aveva derubato e picchiato una coppia di fidanzati: accusata di rapina in concorso. Il Tribunale per i Minorenni ha disposto la reclusione in un istituto pena

REGGIO EMILIA – Una baby rapinatrice 17enne è stata arrestata insieme al suo complice, un 27enne straniero residente a Parma, dopo una rapina avvenuta a Parma lo scorso 4 settembre. La mezzanotte era passata da una decina di minuti quando una coppia di fidanzati, nella centralissima piazza Duomo, è stata derubata dalla 17enne e due suoi complici.

I tre hanno preso la borsa di una ragazza dove c’erano un iPhone 6, documenti vari e 175 euro in contanti. I due fidanzati si sono avvicinati quindi avvicinati ai tre ladri, visto che avevano fra le mani la borsetta e gli oggetti della derubata, ma i tre hanno minacciato di picchiarli. I due non si sono arresi: hanno avvertito le forze dell’ordine tenendo d’occhio i tre ladri.

Quando quest’ultimi si sono accorti di essere seguiti, senza parlare hanno picchiato i fidanzati (per loro una prognosi di tre giorni) e li hanno minacciati con una bottiglia di birra. Nel frattempo sono arrivate e forze dell’ordine che hanno bloccato ed arrestato la minore e un 27enne, mentre il terzo complice è riuscito a fuggire.

Dopo l’arresto la minore è stata sottoposta alla misura cautelare della permanenza obbligatoria in una comunità dell’Appennino reggiano. Una misura restrittiva, quella inflitta alla 17enne e disposta dal Tribunale per i minorenni di Bologna, che tuttavia non ha “mitigato” la condotta della minore che per ben due volte si è allontanata arbitrariamente.

I carabinieri di Carpineti, che hanno accertato le due “evasioni”, hanno quindi relazionato l’illecita condotta alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna che, condividendo con gli esiti e gli accertamenti dei carabinieri di Carpineti,, ha chiesto ed ottenuto dal Tribunale per i minorenni un aggravamento della misura, concretizzatosi con l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in istituto penale femminile per minori.

Il provvedimento giunto ai carabinieri di Carpineti, incaricati nella vigilanza dell’adolescente, è stato quindi eseguito con la ragazzina che al termine delle formalità di rito è stata condotta nell’istituto penale.