Le casse del partito piangono, il Pd si dà al crowfunding

26 settembre 2017 | 13:49
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Il segretario Andrea Costa va verso il bis in ticket con il vice Tagliavini. A De Lucia replica: “Nessun patto segreto”.

REGGIO EMILIA – Un Partito democratico che litiga meno al suo interno e orienta la bussola sui “problemi delle nostre comunita’”. Che intende riallacciare il dialogo con i territori e – attraverso il progetto “Open Pd” – getta ponti con associazioni, comitati, quartieri e non “lascia soli i suoi amministratori”. E infine un partito che si dota di un nuovo strumento per finanziare l’attivita’ politica senza intaccare il bilancio “di sussistenza” della federazione provinciale e quello “in rosso” di Festareggio. Cioe’ una piattaforma di “crowdfunding” condivisa tra tutti i circoli, che potranno farvi ricorso anche per singole campagne di raccolta fondi.

Sono le proposte “operative” presentate oggi dal segretario uscente del Pd di Reggio Emilia Andrea Costa, che annuncia la corsa per un secondo mandato in ticket con il sindaco di Quattro Castella, il renziano Andrea Tagliavini (candidato per il posto di vice), definito “uno degli amministratori piu’ capaci che abbiamo sul territorio”. Il tandem e’ emerso da una serie di incontri tra i rappresentanti delle aree di maggioranza e minoranza del Pd locale, per affrontare senza lacerazioni l’imminente fase del congresso provinciale che vedra’ dal 12 al 22 ottobre le votazioni nei circoli a cui seguiranno l’elezione dell’assemblea che scegliera’ il nuovo segretario e della direzione provinciale.

Un momento di fatto delicato in cui, anche a seguito delle defezioni dei fuoriusciti in Mdp e con le elezioni politiche del 2018 e amministrative del 2019 alle porte, il Pd reggiano non puo’ permettersi lo scontro totale che segno’ 4 anni fa la vittoria congressuale di Costa.

Costa a De Lucia: “Nessun patto segreto”
E tuttavia il segretario respinge al mittente le critiche – piovute su Facebook dal consigliere comunale Dario De Lucia anche mentre Costa presentava la sua candidatura – di accordi nelle segrete stanze in barba alla trasparenza e alla partecipazione. “Il congresso – sottolinea il segretario uscente – ci sara’ e agli iscritti sara’ garantito il diritto democratico di voto”. Inoltre “la nostra e’ una proposta: se ce ne saranno altre, ci misureremo con queste al congresso”.

Anche sulla corsa a due, Costa ci tiene a sottolineare come “non e’ un segno di divisione interna, ma per riaffermare al contrario, come avvenuto anche a livello nazionale, che il Pd non e’ guidato da un uomo solo ma c’e’ un’assunzione di responsabilita’ corale”. Sui motivi che lo hanno spinto a ricandidarsi, il segretario spiega: “Se non ci fosse stata un’ampia convergenza a sostenere una mia ricandidatura, molto probabilmente non avrei ridato la disponibilita’ perche’ il segretario uscente, dopo quattro anni passati a ricucire il tessuto della nostra comunita’, non poteva rimettersi in campo se non forte di un mandato maggioritario da parte della comunita’ stessa e del partito: non mi candido a governare un pezzo del partito”. E a testimonianza della fiducia che il popolo del Pd ha riposto in lui, cita anche la petizione di 500 volontari di Festareggio organizzata “in meno di un’ora”.

“Non esiste il centrosinistra senza il Pd, ma il Pd non ce la puo’ fare da solo”
Guardando al futuro Costa spiega: “Il Pd e’ stato e dovra’ essere sempre di piu’ crocevia delle grandi questioni che attraversano le nostre comunita’: come avvenuto sulle infiltrazioni mafiose, sull’acqua pubblica e sul prestito cooperativo le nostre comunita’ dovranno sapere sempre chiaramente cosa intende fare il partito per risolvere un problema o mettere in campo un’idea”. Sulla stessa linea Tagliavini che spiega: “Dobbiamo spostare sui problemi delle persone il dibattito politico del nostro partito e assumerci le responsabilita’ delle scelte”.

In vista delle amministrative, aggiunge, “Dovremo avere l’ossessione del cambiamento anche nei territori dove governiamo da 70 anni, e lo potremo fare selezionando una nuova classe dirigente e i contenuti”. Rispetto alle politiche nazionali, “il Pd sosterra’ e rafforzera’ nei territori le riforme del governo a trazione Pd”, mentre sulle future alleanze, la parola torna a Costa: “Non esiste il centrosinistra senza il Pd, ma il Pd non ce la puo’ fare da solo. Lavoreremo per delle convergenze, se non sara’ possibile amen”.

“Seimila iscritti: spese tagliate del 40% negli ultimi quattro anni”
“Negli ultimi quattro anni abbiamo tagliato le spese del 40%, comprese quelle del direttivo in cui c’e’ solo il Cococo da 400 euro del sottoscritto che copre le spese assicurative, ed ora siamo su una linea di galleggiamento che ci permette di avere il personale e di pagare il loro stipendio”. E’ la situazione economica della federazione del Pd di Reggio Emilia, fotografata oggi dal segretario uscente Andrea Costa.

Gli iscritti in provincia – aggiunge – sono circa 6000, “in linea con l’anno precedente”. Anche per questo, ha spiegato il segretario, “l’attivita’ politica andra’ finanziata con campagne di raccolte fondi puntuali per le quali stiamo realizzando un ufficio”. Distinti da quelli della federazione sono invece i conti di Festareggio, i cui incassi sono stati quest’anno colpiti duramente dal maltempo.

“Ma la cosa che ha fatto piu’ male – chiosa Costa – e’ stato vedere lo scoramento sui volti dei volontari per la pioggia”. Una cosa e’ pero’ certa, conclude il dem: “La festa come l’abbiamo conosciuta dal 1981 e’ finita. Nel 2018 non ci sara’ piu’ perche’ sull’area ci sara’ l’arena per eventi”. Il segretario promette pero’ che la nuova Festareggio “non sara’ piu’ piccola, ma ci sara’ piuttosto una riorganizzazione degli spazi” (Fonte Dire).